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Riccardo Corsi, dopo anni la rivelazione su “Pechino Express: “Perché fui costretto a lasciare”

Il terribile infortunio e l’abbandono del programma

Riccardo Corsi fu costretto ad abbandonare “Pechino Express” in seguito ad un grave infortunio. “Accadde il terzo giorno. Stavo spingendo un risciò in salita e si ribaltò, colpendomi sulla fronte. La ferita venne fuori per esplosione, nel senso che ci fu una forte pressione interna che la fece aprire. Il taglio fu sottilissimo, come un capello, ma subii una perdita emorragica importante. Corsi un vero pericolo, mi misero quaranta punti appena sotto i capelli. Il segno si vede ancora, ho una riga di venticinque centimetri”, ha raccontato l’ex concorrente. “La produzione fu gentilissima, venni portato in ospedale e, successivamente, in una clinica privata dove effettuai mille esami. Mi venne proposta una plastica facciale, l’avrebbero pagata loro. Rifiutai, dato che il segno sarebbe stato coperto dai capelli. Riferii che avrei preferito avere una seconda chance e tornare in gara l’anno dopo. A loro sembrò un’idea carina, però ad un certo punto non riuscii più a contattare nessuno. Ci rimasi malissimo, a tal punto che non ho più voluto vedere Pechino Express nelle edizioni successive. Mi faceva rabbia, ha aggiunto durante la sua intervista per “TvBlog”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il rientro in Italia e i rapporti con il cast dopo l’abbandono

Una volta rientrati in Italia, Riccardo Corsi e la compagna Carla hanno ricevuto il compenso per la loro partecipazione a “Pechino Express”. “Per quel che mi riguarda, prendemmo 250 euro a testa, ovvero il compenso relativo ad una singola puntata. Ci hanno riconosciuto la prima. Non so quale fosse la situazione dei colleghi”. Durante l’intervista con “TvBlog”, Corsi ha anche raccontato come è stato il suo rientro in Italia e come ha giustificato i quaranta punti che aveva sulla fronte in seguito all‘infortunio avvenuto durante la trasmissione. “Portavo solo un grosso cerotto. Spiegai che mi ero fatto male camminando nel bosco. Non potevamo raccontare nulla di Pechino Express, ovviamente. Verso settembre ci consigliarono anche di farci vedere il meno possibile in giro. La sensazione che dovevamo dare era quella di una diretta”. L’ex concorrente di “Pechino Express” ha inoltre dichiarato di aver rivisto gli altri partecipanti alla gara durante una rimpatriata.Ci fu una rimpatriata, una festa di fine produzione. Ci ritrovammo tutti in un ambiente serenissimo”. Infine, in merito al suo infortunio, ha aggiunto: “L’unico difetto, a mio avviso, è stato quello di non sottolineare la sofferenza. Dalla tv sembrava che, una volta in strada, le auto si fermassero subito. Nient’affatto. Aspettavamo per ore, non mangiavamo nulla, dormivamo in posti proibitivi, con i topi in vista. Pure il mio incidente fu trattato in modo marginale”.

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