Tra attacchi omofobi e solidarietà: “Dicono che mi hanno fatto fuori perché sono gay”
Come se non bastasse la delusione per la fine del suo programma, Strabioli ha dovuto fare i conti anche con un’ondata di attacchi omofobi sui social.“Ho ricevuto commenti inqualificabili: scrivono che mi hanno fatto fuori perché, dicono, ‘sono di sinistra e omosessuale’, come se fossero delle colpe”, le sue parole. Il conduttore, pur scosso, ha voluto sottolineare la valanga di sostegno ricevuta da parte di telespettatori, colleghi e amanti della cultura: “A fronte di questo piccolo gruppo di odiatori, c’è stato un enorme sostegno in favore della trasmissione, cosa che mi riempie di gioia”. Un affetto che dimostra quanto “Il Caffè” avesse saputo costruire una comunità, fatta di persone che credono nel potere delle parole.


“Ho avuto due relazioni importanti”
Nella stessa intervista, Pino Strabioli ha scelto di aprire uno squarcio sulla sua vita privata, con una sincerità rara. Ha parlato di una sessualità vissuta in modo complesso, quasi doloroso, legata a un trauma profondo:“Avevo vent’anni quando un carissimo amico morì di Hiv, e da allora è come se avessi tirato il freno alla passione.” Una frase che pesa come un macigno e che racconta molto del suo modo di vivere i sentimenti e le relazioni. “Ho avuto due relazioni importanti, ma molto cerebrali, con pochissimo eros. Forse sono sempre stato attratto da personalità magnetiche perché, inconsapevolmente, vivo le grandi passioni per delega”, ha confidato il conduttore. Parole che rivelano una vulnerabilità disarmante, la stessa che ha contribuito a renderlo un narratore sensibile, attento e capace di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri.