Vasco Rossi compone e scrive sempre: la chitarra la sua compagna di vita
Vasco Rossi compone ancora con la chitarra: «È la mia compagna di vita, ne ho sempre una a portata di mano, non si sa mai, potrei entrare nel raptus dell’ispirazione. Una volta passavo notti intere per finire una canzone, oggi non più, ma sento il bisogno di estraniarmi per entrare nella “nuvola della creatività”». Il cantante è passato poi a parlare dei conflitti che caratterizzano il mondo di oggi. Vasco si è lasciato andare ad una considerazione: «Tenere a freno le aspettative, sono quelle che ci fanno soffrire. Ascoltare ciò che ti sta intorno, gli affetti che hai, le cose che ti piacciono. Guardare meno quello che succede nel mondo e di più quello che succede nel proprio mondo. Perché ognuno ha un mondo suo, e va coltivato». Anche se, citando Vasco, “Vivere non è facile”. «Non è come diceva la mamma di Lucio Corsi nella sua canzone: “Vivere la vita è un gioco da ragazzi”… Oh, è bravo quel ragazzo, è l’unico genio uscito da Sanremo quest’anno», ha evidenziato.

Il cantante rivela di praticare la meditazione
A cosa dobbiamo aspirare? «Essere più sereni e leggeri, prendere meno sul serio tutto, compresi i pensieri. Tu non sei i pensieri che fai, sei la consapevolezza di averli: è questo che insegnano le discipline orientali. Io da giovane ero materialista, ora invece faccio pratica di consapevolezza», ha detto Vasco Rossi, che ha svelato di dedicarsi alla meditazione: «Sì, 20 minuti al giorno, mi metto lì e mi concentro sul respiro e cerco di non lasciarmi prendere dai pensieri. Quando arrivano li osservi, non li giudichi, e li lasci andare». Poi l’ammissione, non sempre si riesce a farlo: «Sento la potenza che hanno i sentimenti, le emozioni. Ma quando me ne accorgo torno a concentrarmi sul respiro e quando riesco a stare in quello spazio lì, nel vuoto, nel silenzio che c’è tra i pensieri, lì si prova veramente la pace». E ancora: «La nostra essenza fondamentale è quella di pace, dai pensieri partono l’odio, la rabbia, la confusione interiore».