Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Vessicchio, spunta il gesto dolcissimo prima di morire: “L’ultimo messaggio a me”

Peppe Vessicchio sorridente in primo piano

Vessicchio, spunta il gesto dolcissimo prima di morire: “L’ultimo messaggio a me”. Tutti commossi – L’ultima puntata di Che Tempo Che Fa si è aperta con una nota di malinconia. Il pubblico ha subito percepito l’assenza del maestro Peppe Vessicchio, figura storica e amata della televisione italiana. Fabio Fazio, visibilmente commosso, ha spiegato ai telespettatori i motivi dell’assenza inattesa: il direttore d’orchestra avrebbe dovuto presentare il nuovo libro Bravo bravissimo – La musica di Mozart il fanciullo geniale, ma una brutta tosse lo ha costretto a rinunciare alla diretta.

Vessicchio, spunta il gesto dolcissimo prima di morire: “L’ultimo messaggio a me”

Il racconto di Fazio si è soffermato su un dettaglio che ha toccato tutti: «Mi ha chiamato e mi ha detto: “Sei stato il mio primo pensiero, ti volevo avvisare”», ha ricordato il conduttore, sottolineando il legame di stima e affetto che lo univa a Vessicchio. Un rapporto costruito negli anni tra studio televisivo e retroscena umani, fatto di rispetto e cordialità. «Gli ho detto di non preoccuparsi, di rimettersi. L’ho salutato come sempre: ti aspettiamo, Peppe», ha aggiunto Fazio davanti alle telecamere, provocando un lungo applauso dagli spettatori in studio. Un gesto di grande umanità che ha reso ancora più intenso il ricordo del maestro, promesso di tornare presto, una volta ristabilito. Nel mondo della musica italiana, il silenzio lasciato da Vessicchio si percepisce come qualcosa di diverso. Non è solo l’assenza di un artista, ma la perdita di una presenza gentile, capace di trasmettere calma e serenità anche nei momenti più caotici della televisione e dei palcoscenici più prestigiosi.

Che tempo che fa, costi e guadagni dell'amato programma Rai

Ritratto di un maestro: tra professionalità, umorismo e popolarità

Beppe Vessicchio non era semplicemente un direttore d’orchestra, ma un simbolo di armonia e cultura accessibile. La sua figura, caratterizzata da modi pacati e quella barba ormai iconica, è diventata parte integrante dell’immaginario collettivo italiano. Il maestro era noto per la sua capacità di rendere la musica classica vicina al grande pubblico, alternando rigore e ironia, senza mai apparire distante o elitario. Le sue apparizioni, in cui condivideva aneddoti e curiosità sul pentagramma, hanno sempre avuto l’obiettivo di trasmettere passione e rispetto per l’arte, ma anche per le persone. Il suo invito costante era quello di vivere la musica con leggerezza intelligente, imparando ad ascoltare il talento altrui e a valorizzare la gioia dell’esecuzione collettiva.

In questo momento di lutto nazionale, molti sottolineano come Vessicchio avesse saputo essere serio senza mai prendersi troppo sul serio. Un insegnamento importante, che oggi risuona nelle parole di chi lo ha conosciuto da vicino e nel ricordo di milioni di spettatori. Il suo contributo non si limita ai grandi festival come Sanremo, ma si estende a innumerevoli collaborazioni con artisti, programmi televisivi e progetti dedicati ai giovani. Un’eredità fatta di ascolto reciproco, ritmo e gioia.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure