Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Scacco matto”. Garlasco, c’é la svolta dopo la mossa dei carabinieri: roba grossa

Il caso che da anni divide l’opinione pubblica italiana potrebbe presto conoscere un nuovo colpo di scena. A distanza di diciotto anni dal tragico omicidio di Chiara Poggi, la giovane trovata senza vita il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco, si riapre un capitolo che sembrava ormai chiuso. E stavolta non si tratta di semplici voci o ipotesi giornalistiche: dietro il clamore mediatico, si muovono i carabinieri con una strategia che promette sviluppi pesantissimi.

Leggi anche: “Lì, accanto a lei”. Funerale Evan, chi c’era insieme a una distrutta Andrea Delogu

Andrea Sempio, figura al centro delle nuove indagini del caso Garlasco

Nuovo filone investigativo: la Procura di Brescia indaga su presunte corruzioni

La vera bomba è esplosa nelle ultime settimane, quando la Procura di Brescia ha ufficialmente avviato un nuovo filone d’indagine per corruzione in atti giudiziari. Un’accusa pesantissima che coinvolge due figure chiave della vicenda: Mario Venditti, ex procuratore capo di Pavia, e Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, uno dei nomi che, negli anni scorsi, erano stati accostati al caso per via di una traccia di DNA trovata su un oggetto compatibile con l’arma del delitto.

L’ipotesi dei magistrati è inquietante: potrebbero esserci stati accordi economici e pressioni per favorire l’archiviazione di Sempio, distogliendo così l’attenzione da piste alternative. Un sospetto che, se confermato, cambierebbe completamente la narrazione di uno dei casi più mediatici d’Italia.

Le perquisizioni e il biglietto shock: “Venditti archivia per 20-30 euro”

Il lavoro dei carabinieri ha già portato a risultati concreti. Durante le recenti perquisizioni nelle abitazioni di Venditti e della famiglia Sempio, sono stati sequestrati documenti e appunti considerati di enorme interesse. Tra questi, spicca un biglietto attribuito a Giuseppe Sempio, contenente una frase destinata a far discutere: “Venditti archivia per 20. 30. euro.

Una frase che, se confermata nella sua autenticità e nel suo contesto, potrebbe rappresentare la chiave di volta dell’intera inchiesta. Gli inquirenti stanno ora cercando di verificare ogni dettaglio, anche se l’ex procuratore Venditti ha chiesto che l’analisi dei suoi dispositivi elettronici avvenga solo in incidente probatorio, rallentando così le operazioni.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure