Il rilancio della Tenuta di Fiorano e il valore dell’innovazione
L’impegno più noto di Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps resta il rilancio della Tenuta di Fiorano, situata lungo l’Appia Antica. Ereditando il progetto dallo zio Alberico, il principe ha saputo restituire prestigio a una delle aziende vinicole più storiche d’Italia. Sotto la sua guida, Fiorano è tornata ai vertici dell’enologia nazionale e internazionale, grazie a una produzione che coniuga rigorosa selezione delle uve, ricerca costante della qualità e attenzione alle innovazioni tecniche.
La cantina ha acquisito notorietà per uno dei primi tagli bordolesi realizzati in Italia e per la reintroduzione del raro vitigno Semillòn, contribuendo a differenziare l’offerta enologica italiana. La fama della cantina sotterranea, scavata nel tufo e mai aperta al pubblico, ha alimentato il fascino di Fiorano: in questi spazi sono conservate circa 35.000 bottiglie, alcune delle quali risalgono agli anni Cinquanta. Questa collezione rappresenta una testimonianza preziosa della storia del vino italiano e di una visione imprenditoriale lungimirante. Il lavoro di Altemps si è caratterizzato per la capacità di coniugare rispetto per la tradizione e apertura verso l’innovazione, valorizzando le eccellenze locali e promuovendo la cultura del vino di qualità. La sua attività è stata riconosciuta a livello nazionale e internazionale, contribuendo a rafforzare l’immagine del made in Italy nel settore enologico. Accanto alla produzione, la tenuta è diventata un punto di incontro per studiosi, appassionati e professionisti del settore, grazie anche ai numerosi eventi e degustazioni organizzati negli anni. La scelta di mantenere la cantina chiusa al pubblico ha contribuito ad accrescere il suo fascino e a preservare l’unicità di un luogo carico di storia e mistero.

L’ultimo saluto e il ricordo della comunità
Nel messaggio degli Ordini dinastici, di cui il principe faceva parte da oltre vent’anni, si legge: «Un vero signore, sempre disponibile, attento e partecipe. La sua perdita lascia un vuoto profondo. La sua presenza, il suo stile e il suo esempio resteranno con noi». Queste parole sintetizzano l’impatto che Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps ha avuto sulla comunità, unendo autorevolezza, sobrietà e senso civico.
La cerimonia funebre si terrà giovedì 4 dicembre alle ore 11:00, presso la chiesa di Sant’Ignazio a Roma. Sarà un momento di raccoglimento in cui familiari, amici, membri dell’aristocrazia e rappresentanti del mondo culturale renderanno omaggio a una figura che ha saputo custodire e rinnovare un patrimonio storico, umano e artistico di grande valore. La scomparsa di Altemps rappresenta non solo la perdita di un protagonista della vita aristocratica e vinicola italiana, ma anche un momento di riflessione sulla necessità di tramandare valori e conoscenze alle nuove generazioni. La sua eredità continuerà a vivere nelle opere, nei vini e nei progetti avviati, offrendo un esempio di dedizione e rispetto verso la storia e l’innovazione. Numerosi messaggi di cordoglio sono arrivati anche dal mondo delle istituzioni, della cultura e dell’enogastronomia, a testimonianza della stima trasversale di cui godeva il principe.