È morto Glauco Mauri
Si è spento nella notte l’attore Glauco Mauri, figura di spicco del teatro italiano degli ultimi cinquant’anni. Avrebbe dovuto compiere 94 anni il 1° ottobre. Negli ultimi giorni aveva accusato un malore che lo aveva costretto a rinunciare alla sua partecipazione allo spettacolo “De Profundis”, in programma al teatro Vascello di Roma. Ha segnato profondamente la scena teatrale italiana degli ultimi cinquant’anni. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile. Era stimato nell’ambiente teatrale sia come professionista che come uomo. (Continua…)
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La carriera
Glauco Mauri ha iniziato a lavorare a teatro nel 1949, formandosi all’Accademia nazionale d’arte drammatica sotto la guida di illustri maestri come Orazio Costa e Sergio Tofano. Nel 1961, insieme a Valeria Moriconi, Franco Enriquez, Emanuele Luzzati e successivamente Mario Scaccia, fondò la “Compagnia dei Quattro”, un gruppo che divenne presto un pilastro del teatro nazionale. In seguito, insieme a Roberto Sturno, fondò la Compagnia Mauri-Sturno, con la quale portò in scena un vasto repertorio di opere classiche e contemporanee, interpretando autori come Sofocle, Shakespeare, Molière, Pirandello e Beckett. Ha partecipato a numerose produzione televisive della Rai e anche la radio fu un’importante vetrina per il suo talento. Al cinema, invece, ha avuto pochi ruoli, anche se tutti memorabili, come “La Cina è vicina” di Marco Bellocchio, “Profondo rosso” di Dario Argento e nel ruolo del padre di Nanni Moretti in “Ecce Bombo”. Il teatro perde uno dei suoi principali interpreti, ma le sue lezioni resteranno per sempre impresse nella memoria di chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo e di vederlo dal vivo.