Morto Enzo Giordano
È morto Enzo Giordano. È stato Giampaolo Minnucci ad annunciare la sua scomparsa. L’imprenditore era ricoverato a Napoli, mentre il suo amato “Capitano”, Varenne, si prepara a un’ultima parata tra gli applausi del suo pubblico affezionato. Un tributo che cade a pochi giorni dal suo trentesimo compleanno, simbolo di una vita dedicata all’eccellenza. (Continua…)

L’incontro con Varenne
La storia di Varenne è iniziata quasi per caso, un incontro fortuito che avrebbe cambiato il corso dell’ippica. Il giovane cavallo, acquistato dopo una corsa deludente a Bologna, nascondeva una forza e una presenza che non passavano inosservate. Fu un investimento audace, un rischio calcolato che si rivelò straordinariamente fruttuoso.
Con l’abile guida di Minnucci, Varenne ha conquistato i cuori di molti, vincendo competizioni prestigiose come il Prix d’Amérique e l’Elitloppet. La sua carriera è stata costellata di successi, con un palmarès impressionante che lo ha consacrato come un simbolo nazionale.
Dietro ogni grande cavallo, c’è un uomo di visione e fedeltà. Questo imprenditore non considerava Varenne solo un cavallo, ma un patrimonio per il Paese. “Non lo considerava suo cavallo – ha ricordato Minnucci – ma un patrimonio dell’Italia”. Il loro legame era indissolubile, una fusione perfetta di competenza e passione.
Il destino ha voluto che il loro cammino si incrociasse in modo significativo. Durante un viaggio di nozze, il nome “Varenne” aveva già colpito l’immaginazione dell’imprenditore, segnando l’inizio di una straordinaria avventura. L’ultima sfilata al Gran Premio Lotteria sarà un omaggio sentito, un addio a un uomo che ha regalato all’Italia il più grande trottatore di tutti i tempi.
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo di storia, ma la leggenda di Varenne continua a vivere. Nei racconti, nei numeri e nei tanti discendenti che oggi corrono negli ippodromi del mondo, il “Capitano” persiste, un testamento duraturo di un sogno reso possibile.