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Aereo precipita: missione umanitaria finisce in tragedia. Anche un bambino tra le vittime

Aereo sanitario precipitato nella baia vicino a Galveston, Texas

Una missione sanitaria partita con l’obiettivo di garantire cure urgentissime si è trasformata in una tragedia. Un aereo sanitario, impegnato in un trasporto medico specializzato, è infatti precipitato nelle acque durante la fase di avvicinamento all’aeroporto, causando almeno cinque vittime, tra cui un bambino, e diversi feriti. Le prime informazioni diffuse dalle autorità parlano di un bilancio grave e ancora in aggiornamento, mentre le operazioni di soccorso sono proseguite per ore nella baia.

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Aereo precipita in Texas

Il velivolo, impiegato per il trasferimento di pazienti che necessitavano di cure altamente specialistiche, stava completando l’ultima parte della rotta quando, per motivi ancora oggetto di accertamento, ha perso rapidamente quota ed è finito in mare. A bordo erano presenti membri dell’equipaggio, personale medico e passeggeri coinvolti nel delicato trasferimento sanitario. L’impatto è avvenuto in un’area costiera prossima alla terraferma, circostanza che ha consentito un intervento relativamente rapido da parte dei soccorritori, ma che ha reso più complesse le fasi di ricerca in acqua e nelle zone paludose circostanti.

Secondo quanto riferito dalle autorità locali, alcune persone sono state estratte vive dal relitto e trasportate in strutture ospedaliere della regione in condizioni definite critiche. I sanitari hanno immediatamente attivato i protocolli di emergenza per la gestione di traumi multipli e politraumi, data la dinamica dello schianto. Parallelamente, sono state predisposte squadre specializzate per il supporto psicologico ai familiari, avvisati man mano che veniva ricostruita la lista dei passeggeri. La zona dell’incidente è stata delimitata e posta sotto il controllo delle forze dell’ordine per consentire le operazioni di soccorso e l’avvio delle prime verifiche tecniche. Le immagini diffuse dai media statunitensi mostrano imbarcazioni della guardia costiera e mezzi dei vigili del fuoco impegnati nella ricerca tra i detriti galleggianti, mentre sul litorale sono stati allestiti punti di coordinamento per le squadre impegnate in mare.

Missione umanitaria dedicata a bambini ustionati

La missione umanitaria era organizzata in collaborazione con una fondazione messicana che da anni si occupa dell’assistenza a bambini con gravi ustioni, coordinando il loro trasferimento verso ospedali specializzati negli Stati Uniti. Il volo rientrava in un programma consolidato di cooperazione sanitaria transfrontaliera, considerato essenziale per garantire cure salvavita a pazienti pediatrici che non possono ricevere trattamenti adeguati nei luoghi di origine a causa della complessità clinica dei casi. Le autorità hanno confermato che a bordo si trovavano anche pazienti pediatrici, alcuni dei quali inseriti in un percorso terapeutico di lungo periodo. Non sono stati resi noti i nominativi delle vittime né dei feriti, nel rispetto della privacy e in attesa di una completa identificazione. I familiari delle persone coinvolte sono stati contattati e assistiti dai consolati competenti e dal personale della fondazione, che ha attivato un canale di comunicazione dedicato per fornire aggiornamenti e supporto.

La fondazione partner della missione ha espresso profondo cordoglio e ha sottolineato come il programma di trasferimento verso gli Stati Uniti rappresenti spesso l’unica possibilità per molti bambini ustionati di accedere a interventi chirurgici complessi, trattamenti di ricostruzione cutanea e percorsi di riabilitazione avanzati. Nel corso degli anni, centinaia di piccoli pazienti sono stati trasferiti grazie a voli analoghi, svolti in stretto coordinamento con strutture ospedaliere nordamericane e con enti regolatori dell’aviazione. Secondo le informazioni preliminari, il volo avrebbe dovuto raggiungere una struttura d’eccellenza della zona di Galveston, nota per il trattamento di ustioni gravi e per i reparti dedicati all’età pediatrica. L’aereo sanitario era equipaggiato con dispositivi medici avanzati, tra cui monitor per la terapia intensiva, respiratori e farmaci d’urgenza, necessari a garantire la stabilità dei pazienti durante tutto il tragitto.

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