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Alessandro Venier, la verità shock dall’autopsia

Alessandro Venier, la verità shock dall’autopsia – L’autopsia, eseguita mercoledì 13 agosto 2025 sul corpo di Alessandro Venier, ha confermato che la morte è avvenuta per strangolamento. Le analisi hanno inoltre accertato che, dopo il decesso, sul cadavere è stato compiuto un «depezzamento»: gli arti inferiori sono stati separati dall’addome, che a sua volta è stato diviso dal torace e dalla testa.

Alessandro Venier, la verità shock dall’autopsia

Secondo quanto emerso, le sezioni sarebbero state realizzate con un utensile la cui compatibilità non è ancora stata definita. La madre della vittima, Lorena Venier, che ha confessato di aver ucciso il figlio insieme alla nuora, aveva parlato di un coltello, ma gli inquirenti ritengono che questo non avrebbe potuto incidere le ossa del femore. Per questo motivo, si ipotizza l’uso di un seghetto, già sequestrato nell’autorimessa, che potrebbe aver svolto un ruolo nella fase di smembramento.

Alessandro Venier, il ruolo della calce viva

Il corpo di Alessandro era rimasto per cinque giorni coperto da calce viva all’interno di un bidone. Questa sostanza, pur non avendo compromesso l’esito dell’autopsia, aveva invece ostacolato le operazioni del giorno precedente, martedì 12 agosto 2025, quando i tecnici non erano riusciti a completare la Tac.

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