Indagato un uomo: avrebbe visto Allen ma non ha dato l’allarme
Nel frattempo, le indagini non si fermano. Pierluigi Dell’Anna è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omissione di soccorso. Secondo le ricostruzioni, avrebbe incrociato Allen in due momenti diversi dopo la scomparsa, senza avvisare tempestivamente le forze dell’ordine. La sua casa e la sua auto sono state perquisite già prima del ritrovamento. Dell’Anna si è difeso dicendo di aver agito in buona fede, ma le sue dichiarazioni sono ora al vaglio degli inquirenti. Il suo legale, Giampiero Martini, ha dichiarato che il suo assistito è sereno ma provato per la vicenda.
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La vicenda riaccende il dibattito sulla sicurezza nei campeggi
Il caso di Allen ha aperto un acceso dibattito sulla sicurezza nei campeggi e sulla gestione delle emergenze che coinvolgono bambini, in particolare quelli con vulnerabilità. Le autorità stanno analizzando tutte le testimonianze per capire cosa non abbia funzionato e come migliorare le procedure di allerta. Alcuni esperti sottolineano la necessità di protocolli più severi, formazione specifica per il personale e maggiore attenzione da parte di tutti, soprattutto in contesti dove si trovano minori. Il lieto fine non cancella i dubbi, ma diventa un campanello d’allarme per evitare che episodi simili possano ripetersi.