
L’aria è tesa e sospesa sopra la città, come un respiro trattenuto prima di qualcosa di grande. Le strade si riempiono di segnali, transenne, uomini in divisa. Si percepisce che non sarà un martedì qualunque. Da giorni, Udine si prepara a blindarsi, mentre cresce l’attesa per un evento che ha già acceso discussioni e timori ben oltre i confini friulani. Martedì 14 ottobre sarà una data da manuale della sicurezza pubblica: piani d’emergenza, zone interdette, controlli a tappeto.


Massima allerta: misure straordinarie di sicurezza
In un Paese già attraversato da settimane di tumulti e manifestazioni nelle principali città, il capoluogo friulano diventa un nuovo banco di prova. Le autorità parlano apertamente di “rischio altissimo”, una definizione che non lascia spazio all’improvvisazione. Le luci dei lampioni si riflettono sui giubbotti delle forze dell’ordine e sul cemento delle nuove barriere installate attorno all’impianto sportivo. Tutto è pronto, o quasi, mentre l’intero dispositivo si dispiega come un esercizio di equilibrio tra libertà e sicurezza.

Zona rossa a Udine: il cuore della sicurezza sotto sorveglianza
L’ordinanza del prefetto Domenico Lione ha trasformato l’area intorno al Bluenergy Stadium di Udine in una vera e propria zona rossa. Nessuno potrà accedere senza controllo. Vietata la vendita e il consumo di bevande in vetro, ceramica o lattina, vietate le soste prolungate e i bivacchi. Intorno allo stadio, già dalle prime ore del giorno, si sono alzate le prime transenne e i varchi saranno dotati di metal detector e barriere di cemento armato.
Il piano di sicurezza è tra i più imponenti mai adottati in città. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha classificato l’evento al livello 4, quello “ad altissimo rischio”. Cosa significa e cosa potrebbe succedere?
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva