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“Andate a prendere i vostri figli”. Terremoto in Italia, chiusura scuole immediata: rischio alto di crolli

Sismografo che registra il terremoto in Italia

Un boato improvviso ha squarciato il silenzio delle prime ore del mattino nel Sud Italia. Una forte scossa di terremoto ha fatto tremare le case e gettato nel panico intere comunità. Famiglie intere si sono riversate in strada, mentre le sirene dei soccorsi risuonavano tra i vicoli ancora avvolti nell’oscurità.
Pochi minuti dopo l’evento, le autorità locali hanno disposto la chiusura immediata delle scuole e l’evacuazione degli studenti già in aula. Ai genitori è stato chiesto di recarsi subito negli istituti per prelevare i propri figli, mentre i tecnici della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco iniziavano le prime verifiche sugli edifici pubblici e privati.

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Mappa delle zone colpite dal terremoto in Italia

L’epicentro in provincia di Benevento

Secondo le prime rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’epicentro del sisma è stato localizzato a Castelvetere in Val Fortore, in provincia di Benevento. La scossa, avvertita poco dopo le 6 del mattino, è stata percepita in un’ampia area che comprende anche i comuni di San Bartolomeo in Galdo, Baselice e Montefalcone di Val Fortore.
Il sindaco del paese ha firmato un’ordinanza urgente di chiusura delle scuole per almeno 48 ore, specificando che la priorità è “la sicurezza dei nostri studenti”. Insegnanti e personale scolastico hanno seguito con prontezza le procedure di evacuazione, conducendo gli alunni nei punti di raccolta esterni.

Paura, verifiche e prime valutazioni

Le squadre di soccorso hanno avviato un controllo capillare su scuole, municipi, palestre e abitazioni. Alcune crepe superficiali sono state riscontrate in diversi edifici, ma non risultano crolli o feriti.
La Protezione Civile ha allestito aree sicure e punti di ritrovo per chi preferisce rimanere all’aperto, mentre proseguono i sopralluoghi per valutare la stabilità delle strutture. I tecnici stanno monitorando anche ponti, strade e monumenti storici, particolarmente vulnerabili a possibili scosse di assestamento.

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