
Andrea Cavallari, la rivelazione del patrigno: “Cosa faceva fin da piccolo”, assurdo – È stato trasferito al carcere di Brians, alle porte di Barcellona, Andrea Cavallari, il 26enne modenese evaso dal penitenziario di Dozza durante un permesso premio per la laurea. A stabilirlo, nella giornata di venerdì 18 luglio 2025, è stato il magistrato del Tribunale Centrale n.3 dell’Audiencia Nacional spagnola, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto. Secondo quanto riferito dall’ANSA, Cavallari resterà in custodia cautelare nel centro penitenziario catalano in attesa del completamento della procedura di estradizione in Italia.

Andrea Cavallari, la rivelazione del patrigno: “Cosa faceva fin da piccolo”, assurdo
Il giovane era stato arrestato giovedì 17 luglio, all’alba, in un hotel di Lloret del Mar, località balneare sulla costa catalana, dove si nascondeva da circa due settimane. Condannato per la strage di Corinaldo, Cavallari era fuggito approfittando del permesso concesso per discutere la tesi, e da quel momento aveva fatto perdere le proprie tracce. Durante l’udienza in Spagna, è stato assistito da un difensore d’ufficio. Ma i dettagli della fuga parlano chiaro: dietro la latitanza ci sarebbe stata una rete organizzata di fiancheggiatori, ora nel mirino degli investigatori.

Il “kit del fuggiasco” e i sospetti sugli appoggi
Al momento dell’arresto, nel bagaglio di Cavallari sono stati rinvenuti elementi che lasciano pochi dubbi sulla preparazione della fuga: documenti falsi, una carta di credito intestata a una donna e banconote contraffatte, per un totale di almeno 800 euro in tagli da 20. Un vero e proprio “kit del fuggiasco”, come lo definiscono fonti investigative, che difficilmente Cavallari avrebbe potuto procurarsi da solo. L’ipotesi, confermata da fonti del Nucleo Fugitivos della polizia nazionale spagnola in coordinamento con i carabinieri del NIC italiano, è che il 26enne abbia ricevuto aiuto da persone conosciute durante la detenzione a Bologna. Un supporto logistico e finanziario che gli avrebbe permesso di lasciare l’Italia via terra e rifugiarsi in Spagna.
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