
C’è fermento nei corridoi della politica italiana. Il nome di Arianna Meloni, da sempre figura discreta ma influente all’interno di Fratelli d’Italia, è oggi al centro di un’indiscrezione che ha scosso il partito e l’opinione pubblica: la sorella della premier Giorgia Meloni sarebbe pronta a candidarsi al Parlamento, con forti probabilità di puntare a un seggio in Senato. Una scelta che, se confermata, segnerebbe un punto di svolta nella storia della destra italiana e nel futuro assetto del governo.
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Dalla regia alle luci della ribalta: l’ascesa politica di Arianna Meloni
Per anni Arianna Meloni è rimasta nell’ombra, una “regista silenziosa” del partito, abile nel muovere i fili senza mai cercare la ribalta. Ma il suo percorso politico è tutt’altro che marginale: la sua presenza costante alle riunioni strategiche, il suo ruolo nel tesseramento nazionale e la direzione della segreteria politica di FdI hanno contribuito a rafforzare il partito fin dalle sue origini.
La svolta è arrivata con la trasferta a Washington per i 50 anni della NIAF (National Italian American Foundation), dove Arianna ha rappresentato Fratelli d’Italia come capo delegazione informale. Un riconoscimento che ha sorpreso molti, considerando la presenza di ministri e parlamentari, ma che ha confermato la sua centralità crescente nel progetto politico della sorella premier.
Viaggi, incontri e strategie: la nuova agenda della sorella della premier
Negli ultimi mesi Arianna Meloni ha moltiplicato le uscite pubbliche e gli impegni ufficiali. Dopo la presentazione delle liste provinciali a Lecce per le regionali, è attesa a Castel Sant’Angelo per il grande evento di dicembre, Atreju, la storica festa di Fratelli d’Italia. Un’agenda fitta e sempre più orientata verso la politica di primo piano.
Fonti interne al partito raccontano di una donna metodica, che studia inglese con costanza, approfondisce i dossier economici più complessi e si confronta regolarmente con figure chiave come Francesco Filini e Giovanbattista Fazzolari. Le sue riunioni nella sede storica di via della Scrofa, tra i simboli della destra italiana, confermano la sua attenzione ai dettagli e la preparazione meticolosa per un futuro istituzionale.
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