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Attacco all’Iran, arriva la decisione di Giorgia Meloni: convocati ministri e intelligence

Attacco all’Iran, arriva la decisione di Giorgia Meloni: convocati ministri e intelligence – La premier Giorgia Meloni ha preso sul serio lo scacchiere mediorientale: nel pieno dell’escalation tra Stati Uniti e Iran, ha convocato stamattina una videoconferenza urgente con i ministri competenti, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence. L’obiettivo? Analizzare la crisi in tempo reale, coordinare la risposta diplomatica e difensiva e tutelare la sicurezza nazionale e quella dei cittadini italiani presenti all’estero. Questa mossa sottolinea l’importanza attribuita dal governo all’evolversi del conflitto: una escalation potrebbe trascinare l’Italia nel vortice geopolitico.

Attacco Usa all’Iran: Crosetto avverte “scenario destinato a cambiare”

A schierarsi in prima linea è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante un’edizione straordinaria del Tg1. “Questo bombardamento cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande”, ha detto, aggiungendo che da parte dell’Iran è giusto aspettarsi “una risposta molto più forte, che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani”. Crosetto ha poi commentato che l’attacco Usa è arrivato quasi “a sorpresa”, sottolineando che nessun governo era stato preventivamente avvertito, ma che comunque l’azione era stata data per certa dagli osservatori.

Il rischio regionale e le reazioni internazionali

Con l’attacco Usa focalizzato su siti nucleari iraniani, come Fordow, Natanz e Esfahan, il rischio di escalation regionale è concreto. L’Iran ha già lanciato una dura controffensiva mediatica, dichiarando che qualsiasi cittadino o soldato americano nella regione diventa “obiettivo legittimo”. Parallelamente, gli Houthi yemeniti hanno promesso attacchi alle forze statunitensi nel Mar Rosso. L’Arabia Saudita ha definito l’azione Usa una “grave violazione della Carta Onu”, mentre il segretario generale dell’Onu Guterres ha avvertito del pericolo di una “pericolosa escalation in una regione già sull’orlo del baratro”.

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