
Tra i corridoi eleganti di Palazzo Chigi si respira un’aria di cambiamento, con la spending review 2025 che promette una gestione più oculata e un controllo più serrato dei conti pubblici. Le stanze che da anni ospitano le decisioni più delicate del governo italiano stanno per vedere una nuova linea guida: rigore e sobrietà nei conti pubblici. Non si tratta di annunci generici, ma di misure concrete che mirano a ridurre gli sprechi e trasmettere un segnale forte di responsabilità fiscale, in linea con i riconoscimenti internazionali ricevuti di recente dal governo di Giorgia Meloni.

Taglio spese: la strategia di Palazzo Chigi
La spending review firmata a metà settembre dal segretario generale Carlo Deodato prevede un taglio del 5% sui consumi intermedi della Presidenza del Consiglio e dei ministeri senza portafoglio. La misura segue di pochi giorni la promozione dell’Italia da parte di Fitch, che ha lodato la “responsabilità nelle scelte di bilancio” del governo.
Secondo il testo pubblicato da Il Messaggero, l’obiettivo è garantire un risparmio annuo stimato intorno ai 50 milioni di euro, proseguendo una linea di gestione oculata delle risorse pubbliche. Anche Il Juorno conferma che la misura riguarda le spese “extra” e mira a limitare comportamenti considerati simbolo della vecchia casta.

Auto blu e benefit: controlli serrati con la spending review 2025
Tra le decisioni più emblematiche spicca la regolamentazione sull’uso delle auto blu. Il provvedimento limita il numero di veicoli in base al numero di dipendenti: massimo cinque per le amministrazioni con oltre 600 dipendenti, quattro per quelle tra 400 e 600, e così via.
Ma non solo auto: la revisione coinvolge anche spese quotidiane e benefit come cancelleria, carburante, missioni, manutenzione immobili, consulenze, mense, pulizie e visite mediche obbligatorie per i dipendenti. L’intento è ridurre gli sprechi e promuovere una gestione più efficiente delle risorse pubbliche, come sottolineano entrambe le fonti citate.
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