Il Ministero valuta sanzioni disciplinari per il docente Addeo
Non si esclude che, oltre alla procedura penale, possa essere avviato anche un procedimento disciplinare da parte del Ministero dell’Istruzione, volto a valutare la compatibilità del comportamento del docente con il codice etico della professione e il decoro richiesto dal suo ruolo. Le autorità stanno esaminando se le dichiarazioni pubbliche di Addeo violino tali standard professionali.
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Dichiarazioni del docente
“È stato un gesto stupido, scritto d’impulso. Chiedo scusa per il contenuto del post: non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina. Ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo”. Queste le parole di Stefano Addeo, pronunciate in un’intervista al Roma online, dopo che il suo post sulla figlia di Giorgia Meloni ha suscitato forti polemiche. “Mi rendo conto della gravità – aggiunge – ma in classe non ho mai fatto politica. I miei studenti mi vogliono bene. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore”. “Mi sono svegliato la mattina e ho detto: Madonna mia, cosa ho scritto. L’ho cancellato subito. Mi pento del contenuto” ha detto Stefano Addeo, aggiungendo che “è stato strumentalizzato”. Il professore ha inoltre dichiarato di aver ricevuto “minacce di morte” e di essere stato “insultato in ogni modo possibile”. Ha sporto denuncia alla Polizia postale e si è rivolto al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, affermando: “Non accetto che si dica che un insegnante debba condividere pedissequamente le idee del governo per essere ritenuto degno del suo ruolo”.