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Bambina scomparsa a Firenze, cos’hanno trovato i carabinieri all’Astor

Le ricerche della piccola Kata continuano dopo la sua sparizione avvenuta il 10 giugno scorso. I carabinieri hanno sgomberato l’ex hotel Astor, occupato in maniera abusiva da sudamericani e persone provenienti dall’est Europa. Ed è proprio dall’Astor che cominciano le ricerche approfondite. Il timore è che il suo corpicino possa essere nascosto tra le intercapedini dell’albergo. L’ispezione ha avuto inizio ieri e continuerà oggi: cosa hanno trovato i carabinieri di sospetto? (Continua dopo le foto)

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Le ricerche all’ex hotel Astor

Hanno avuto inizio ieri le prime ispezioni approfondite dell’ex hotel Astor. Gli esperti hanno usato apparecchiature tecnologiche specifiche (sonde, telecamere e droni) che hanno permesso di verificare il contenuto di vani angusti, intercapedini, controsoffitti, cunicoli, tubazioni, pozzetti e di un sottotetto, anche normalmente non accessibili dell’Astor. Le ricerche andranno avanti oggi. Cosa hanno trovato al momento i carabinieri? Degli oggetti sospetti e una telecamera nascosta. (Continua dopo le foto)

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Cosa hanno trovato i carabinieri

Nella maxi ispezione sono state ritrovate un’intercapedine con accesso dal giardino utilizzabile come nascondiglio e un vano nascosto. I carabinieri hanno trovato anche un cellulare. Inoltre, è spuntata anche una telecamera appartenente a un privato cittadino, che punta sul cortile interno. Si spera che dalle analisi delle immagini si possa arrivare a trovare qualche dettaglio utile per l’indagine. (Continua dopo le foto)

L’ipotesi del rapimento

Secondo gli inquirenti, l’ipotesi più accreditata è quella del rapimento. Sembra che tutto questo possa essere nato per una sorta di “regolazione di conti” tutta interna all’Astor. Infatti c’erano dei conflitti tra coloro che occupavano abusivamente le stanze dell’ex albergo. Che qualcuno possa essersi vendicato per un torto subito? Questa è la strada che convince di più le autorità e proprio per questo le ricerche si concentrano all’Astor. Un’eventualità di cui avrebbe parlato anche il padre di Kata, Miguel Angel Ramon Chiclio Romero, che fino a lunedì 12 giugno era rinchiuso nel carcere di Firenze per una condanna per furto.

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