
Bombardamenti sulla città: case ed edifici in fiamme, cosa sta succedendo – Il cielo di Teheran è stato squarciato da esplosioni durante la notte, trasformando la città in un campo di battaglia. Tutto è iniziato intorno alle due, ora locale. Gli attacchi hanno devastato quartieri residenziali, basi militari, e cruciali installazioni nucleari. Questo rappresenta l’assalto più significativo di Israele contro l’Iran da quando le tensioni tra le due nazioni sono riemerse su scala globale.
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Bombardamenti sulla città: case ed edifici in fiamme, cosa sta succedendo
Le autorità iraniane hanno immediatamente descritto l’evento come una “guerra totale”. Immagini trasmesse dalla televisione di Stato mostrano fumo che si leva sopra la capitale, allarmi che suonano incessanti e corpi nelle strade. Il governo di Teheran ha comunicato che tra le vittime ci sono anche bambini, colpiti mentre dormivano in zone residenziali. L’aeronautica israeliana ha rivendicato “attacchi mirati su sei città strategiche”, con l’obiettivo di disarmare e annientare “il cuore del programma nucleare iraniano”.


Israele attacca l’Iran, Netanyahu: “Andremo avanti per giorni”
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, in un video con il ministro della Difesa Israel Katz e l’esperto di Affari strategici Ron Dermer, ha affermato: “Abbiamo appena portato a termine un colpo d’apertura molto riuscito e, con l’aiuto di Dio, otterremo moltissimi risultati. Andremo avanti per giorni”. Questo suggerisce che l’operazione militare potrebbe protrarsi ulteriormente. Poco dopo, il ministro Katz ha emesso un decreto per l’emergenza speciale in tutto Israele, prevedendo attacchi missilistici e con droni contro i civili. I cittadini sono stati invitati a rimanere nei rifugi protetti e a seguire le direttive del Comando della Retroguardia. Fonti israeliane confermate dai media internazionali rivelano che gli aerei dell’Idf hanno colpito l’impianto di Natanz, centro del programma di arricchimento dell’uranio, oltre a basi vicine a Teheran, Tabriz, Esfahan, Arak e Kermanshah. Tra i caduti, due scienziati di rilievo: Mohammad-Mehdi Tehranchi e Fereidoun Abbasi, ex capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran.
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