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“Cacciatelo”, Garlasco: caos in tribunale: succede di tutto!

Veduta dell'aula del Tribunale di Pavia durante l'udienza sul caso Garlasco

L’udienza considerata tra le più delicate dall’avvio delle nuove indagini su Andrea Sempio, svoltasi presso il Tribunale di Pavia, si è trasformata in un momento di forte tensione processuale. A occupare il centro della scena non sono state soltanto le valutazioni tecniche sulla spazzatura analizzata e sul Dna individuato sotto le unghie di Chiara Poggi, ma soprattutto l’arrivo, inatteso, di Alberto Stasi, l’unico condannato in via definitiva per l’omicidio di Garlasco.

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Alberto Stasi, protagonista delle precedenti fasi processuali

Stasi si presenta in aula

La comparsa di Stasi in aula ha sorpreso i presenti e ha subito alimentato un acceso confronto tra le parti. L’ex studente, destinatario di una condanna a 16 anni di reclusione per l’uccisione della fidanzata, ha preso posto tra il pubblico proprio mentre venivano presentati gli esiti dell’incidente probatorio disposto nei confronti di Andrea Sempio, oggi formalmente indagato per omicidio in concorso in relazione alla morte di Chiara Poggi.

La reazione alla presenza di Stasi

Non tutti i soggetti processuali, però, hanno ritenuto opportuna la presenza di Stasi. Nel corso dell’udienza, l’avvocato Francesco Compagna, legale di Marco Poggi, fratello della vittima, ha domandato in via formale alla giudice per le indagini preliminari l’allontanamento immediato di Alberto Stasi dall’aula, ritenendo la sua presenza non conforme al corretto svolgimento della seduta.

La richiesta è stata successivamente confermata al portale Fanpage.it dall’avvocato Antonio De Rensis, difensore di Stasi. Secondo quanto riferito, il giudice per le indagini preliminari ha respinto l’istanza, autorizzando l’ex fidanzato di Chiara Poggi a rimanere in aula per l’intera durata dell’udienza. I rappresentanti legali della famiglia Poggi, sebbene più volte interpellati dai media, hanno scelto di non rilasciare commenti ufficiali sulla decisione.

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