L’indagine in corso e l’assenza di notifiche formali
Un passaggio rilevante della dichiarazione dell’ex sindaco riguarda il rapporto con l’indagine a suo carico. Missiroli evidenzia di non aver ancora visionato gli atti del procedimento e di non aver ricevuto, al momento della comunicazione, alcuna notifica o convocazione ufficiale da parte dell’autorità giudiziaria.
Secondo quanto riferito, le informazioni sulle accuse e sulle ricostruzioni dei fatti sarebbero giunte a sua conoscenza esclusivamente attraverso gli articoli di stampa. Tale dinamica, a suo giudizio, avrebbe contribuito ad alimentare una narrazione unilaterale, difficile da arrestare e caratterizzata da giudizi preventivi. L’ex sindaco segnala come questa esposizione abbia influenzato sia la percezione della sua attività amministrativa sia la sua sfera privata.
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Conseguenze politiche per Cervia e per il Partito Democratico
Nella parte conclusiva del messaggio, Mattia Missiroli richiama il lavoro svolto alla guida del Comune di Cervia, ricordando l’impegno dedicato all’interesse collettivo e alle esigenze della comunità locale. L’ex primo cittadino afferma di aver sacrificato tempo ed energie personali per l’amministrazione della città, dichiarando: “Ho dedicato tutte le mie forze a questa comunità, convinto che il bene della città dovesse venire prima di tutto”.
Con le sue dimissioni si apre ora una fase delicata per l’assetto amministrativo di Cervia e per il Partito Democratico sul territorio romagnolo. Sarà compito delle istituzioni competenti e delle forze politiche definire i prossimi passaggi per la gestione della transizione alla nuova guida del Comune, mentre l’iter giudiziario proseguirà per chiarire le responsabilità e l’esatta dinamica dei fatti contestati.