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Caso Denise Pipitone in Parlamento, Piera Maggio: “Non sappiamo se un giorno potremo riabbracciarla”

Il caso di Denise Pipitone dopo 17 anni dalla scomparsa della bimba, è ancora avvolto dal mistero. Ma la sua famiglia non ha intenzione di arrendersi e chiede che il caso non venga abbandonato. Si è tenuta oggi, a tal proposito, la prima seduta in Parlamento della Commissione Affari Costituzionali in cui ha avuto inizio l’iter per l’istituzione della Commissione d’inchiesta parlamentare sulla scomparsa di Denise.

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Caso Denise Pipitone in Parlamento, cosa succede ora

L’idea è quella di istituire una Commissione d’inchiesta per far luce su ciò che realmente è accaduto 17 anni fa a Denise, che allora aveva 4 anni. In questo modo si spera che la verità venga a galla, analizzando tutte le prove a disposizione. La proposta arriva da una deputata del Pd, l’onorevole Morani, che ha presentato la richiesta lo scorso maggio insieme anche al deputato Pd Carmelo Miceli.

In un post condiviso sul proprio profilo Facebook la promotrice della proposta di legge Alessia Morani, ha spiegato che “tutti i gruppi parlamentari sono d’accordo sulla necessità di accelerare al massimo la discussione anche valutando la possibilità della commissione in sede legislativa”. Al termine della seduta la deputata Pd ha spiegato che “i tempi sono piuttosto stretti per tentare di chiudere tutto prima della fine della legislatura”. E per questo “settimana prossima ci sarà la verifica del presidente per stabilire i tempi”.

Le parole di Piera Maggio

Non è mancato anche l’intervento di Piera Maggio, mamma di Denise, che da anni combatte per avere le risposte sulla figlia, scomparsa il 1° settembre 2004 a Mazara del Vallo in provincia di Trapani. La donna ha ringraziato tutti coloro che con lei stanno lottando per Denise. Poi ha espresso la sua speranza affinché ci sia un accordo che possa portare alla formazione della Commissione. “Da 17 anni, non abbiamo più notizie della nostra Denise, non sappiamo se un giorno potremo riabbracciarla, se mai avrà verità e giustizia. Sappiamo solo che ai bambini non va fatta violenza in nessun modo – ha scritto la donna su Twitter -. Speriamo tanto che ci sia un accordo comune tra tutti i partiti politici per poter avviare la funzione breve per una commissione d’inchiesta che risolva caso”. Infine Piera Maggio ha ringraziato tutti per l’impegno intrapreso: “L’amore e la sensibilità umana non hanno colore politico. Voi e noi, siamo la sua voce. Denise, figlia D’Italia”.

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