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Chi è Dragos e che c’entra con Tatiana: il retroscena

L’Italia ha tirato un sospiro di sollievo, ma il giallo è appena iniziato. Per oltre 10 giorni, la scomparsa di Tatiana Tramacere, la 27enne conosciuta nel mondo del web per le sue poesie, ha tenuto tutti col fiato sospeso, alimentando il terribile timore che potesse essere l’ennesima vittima di femminicidio. Fortunatamente, l’epilogo è stato diverso: i carabinieri hanno interrotto l’incubo, ritrovando Tatiana viva e in apparente buona salute. Ma la scena del ritrovamento, una mansarda nell’abitazione di un uomo che aveva incontrato poche ore prima di sparire, ha aperto una serie di interrogativi ancora più inquietanti. Chi è Dragos-Ioan Gheormescu, il 30enne di origini rumene finito al centro dell’attenzione, e cosa è successo davvero tra i due? La verità, celata in quei 10 giorni di assenza, sembra essere molto più complessa di un semplice allontanamento volontario, e i dettagli che emergono sono degni di una trama fitta e inaspettata.

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L’amicizia tra Tatiana e Dragos

Il ritrovamento di Tatiana Tramacere è avvenuto grazie a un meticoloso lavoro di indagine, alimentato dalle telecamere del paese e dalle tracce dei cellulari che hanno condotto le forze dell’ordine dritto nella mansarda dell’abitazione di Dragos-Ioan Gheormescu. Pochi istanti prima della scoperta, il 30enne era già stato indagato per istigazione al suicidio, una prassi investigativa volta a consentire ulteriori accertamenti tecnici.

La sorpresa non è stata tanto il ritrovamento, quanto il contesto: un uomo, figlio di operai arrivato dalla Romania, che di giorno lavora in officina e la sera in un pub. Ma è la sua passione per la letteratura a connetterlo alla 27enne. Gheormescu conosceva bene l’account di poesie di Tatiana, che vanta oltre 50mila follower. Il legame non era casuale, ma intimo, legato al mondo che la ragazza aveva creato online. È proprio su questa connessione che si basa la sua versione dei fatti, una tesi che ribalta completamente lo scenario del sequestro, suggerendo una trama molto più vicina al mistero psicologico che al crimine violento.

La versione choc di Gheormescu: “Voleva isolarsi”

Subito dopo l’irruzione delle forze dell’ordine e il ritrovamento di Tatiana, le dichiarazioni di Dragos-Ioan Gheormescu hanno gettato nuova benzina sul fuoco delle speculazioni. Il 30enne, interrogato per ore al comando provinciale dei carabinieri, ha parlato di un “piano concordato” con la 27enne. Gheormescu ha offerto una giustificazione sorprendente e drammatica per l’assenza: “Si fidava solo di me e voleva isolarsi. Mi ha detto che era giù di morale e l’ho aiutata. Ancora qualche giorno e poi sarebbe tornata a casa”.

Una versione che, incredibilmente, avrebbe trovato conferma dalla stessa Tatiana dopo le visite mediche di rito all’ospedale Vito Fazzi. Tuttavia, il percorso per arrivare a questa “clausura” è nebuloso. L’operaio ha raccontato che poche ore prima della scomparsa, Tatiana gli aveva parlato dell’intenzione di raggiungere l’ex fidanzato a Brescia, un viaggio di cui quest’ultimo era completamente ignaro. Dopo che lui si sarebbe offerto di accompagnarla (e lei avrebbe rifiutato), ci sarebbe stata una “piccola discussione” conclusa, a suo dire, con toni distesi. I dieci giorni successivi, trascorsi nella sua mansarda, restano il cuore del mistero da svelare.

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