Carlo Legrottaglie, un’intera carriera al servizio dell’Arma
Oggi doveva essere l’ultimo giorno di lavoro di Legrottaglie: da domani sarebbe andato in licenza e poi, il 7 luglio, in pensione. Carlo Legrottaglie avrebbe compiuto 60 anni a luglio e proprio in quel mese avrebbe ufficialmente lasciato il servizio attivo, fa sapere Fanpage. In pensione, dopo una carriera costruita con disciplina e onore, sempre in prima linea. Lascia una moglie e due figlie, che stamattina hanno appreso la notizia della sua morte nel modo più atroce. La sua figura era stimata non solo dai colleghi ma anche da chi, tra i cittadini, lo aveva conosciuto per il suo modo di operare: concreto, silenzioso, rigoroso. “Una vita per la divisa”, si legge oggi in numerosi messaggi di cordoglio sui social, tra cui quello del vicepremier Matteo Salvini, che ha scritto: “Una preghiera. E un pensiero alle migliaia di donne e uomini in divisa che ogni giorno, a rischio della loro vita, ci proteggono”.
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Ricerche in corso: caccia all’uomo nei campi del brindisino
Intanto, prosegue senza sosta la caccia ai responsabili dell’agguato. Uno dei due rapinatori sarebbe rimasto ferito durante la fuga e questo dettaglio potrebbe rivelarsi decisivo per il loro ritrovamento. La zona è presidiata da decine di pattuglie, e sul posto sono intervenuti anche gli uomini del RIS, incaricati di effettuare i rilievi balistici e genetici. La Procura di Brindisi ha aperto un fascicolo per omicidio volontario aggravato, mentre l’Arma dei Carabinieri si stringe nel dolore per la perdita di uno dei suoi servitori più leali. La morte del brigadiere Carlo Legrottaglie lascia un vuoto profondo. A pochi giorni dalla pensione, l’ultimo giorno in servizio è stato anche il più tragico. Il suo sacrificio diventa simbolo del prezzo altissimo che tanti uomini e donne in uniforme pagano per garantire sicurezza e legalità. Oggi l’Italia intera piange un eroe silenzioso, caduto senza clamore, ma con tutto l’onore che si deve a chi ha scelto di proteggere, fino all’ultimo respiro.