Chiara Poggi, il dettaglio sul corpo rivelato dalla madre
La madre di Chiara Poggi rivelò che la sera del ritorno dal santuario, la figlia aveva “una lieve abrasione alla caviglia”. Questa abrasione è stata oggetto di discussione nel processo, usata dalla difesa per spiegare la presenza del DNA di Chiara sui pedali della bicicletta di Stasi. Tuttavia, l’accusa ha sostenuto che vi fosse del sangue e che i pedali fossero stati sostituiti, con la bicicletta nera mai sequestrata. Questo dettaglio ha avuto un peso rilevante nella condanna di Stasi.

L’informatica e il caso Poggi: nuovi elementi
Nel corso delle indagini, è stata esaminata anche l’attività informatica di Chiara Poggi. L’ingegner Roberto Porta, consulente del processo, ha dichiarato che ci sono stati “accessi ripetuti e devastanti” ai computer di Chiara fino al 28 agosto 2007. Recentemente, Porta ha eseguito un’analisi dettagliata, trovando nuovi dati di interesse.
Tra i file analizzati, spicca il documento “Abusati500.doc”, creato da Chiara l’8 giugno e modificato quattro giorni dopo. Questo file conteneva un articolo di Concita De Gregorio e racconti di abusi sessuali da parte di preti statunitensi. Questo documento è stato trovato su una chiavetta USB, insieme a immagini del Santuario della Bozzola scaricate in orari lavorativi di Chiara.
L’origine di questi download resta un mistero, sollevando ulteriori domande sul contesto in cui Chiara viveva e lavorava. Le indagini continuano con nuove scoperte che potrebbero gettare luce su uno dei casi più complessi e discussi degli ultimi anni.