Dolori, febbre e spossatezza: il quadro dei sintomi
Chi è stato colpito dal virus racconta un elenco di fastidi tutt’altro che lievi. Ai dolori muscolari e articolari, spesso diffusi e persistenti, si aggiungono mal di schiena, cefalea intensa e, in alcuni casi, anche mal d’orecchie. La febbre può superare i 38,5 gradi e durare diversi giorni, accompagnata da una tosse che varia da secca a produttiva, mal di gola e naso che cola. A rendere più complicata la situazione è la forte sensazione di spossatezza, che costringe molti a rimanere a letto anche oltre la fase acuta. Un quadro che, pur rientrando nell’ambito dell’influenza, risulta più pesante rispetto a quanto molti ricordano dalle stagioni precedenti.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni
Gli esperti invitano a non abbassare la guardia. Se la settimana di Natale è stata definita “tosta”, quella successiva potrebbe non essere più semplice. Il picco influenzale sembra ancora in corso e il rientro alla normalità, tra lavoro e spostamenti, rischia di favorire ulteriormente la circolazione del virus. L’indicazione resta quella di prestare attenzione ai sintomi, evitare contatti se si è febbricitanti e rivolgersi al medico in caso di peggioramento. Le feste finiscono, l’influenza no: almeno per ora, il consiglio è quello di armarsi di pazienza e prudenza, perché l’ondata invernale non ha ancora detto l’ultima parola.