Iran, Israele e il Medio Oriente in fiamme
Il Medio Oriente è da decenni un campo minato, ma le recenti tensioni tra Israele e Iran stanno portando lo scontro a livelli mai visti prima. Un attacco diretto da parte di Teheran o di Tel Aviv potrebbe innescare una reazione a catena: gli Stati Uniti interverrebbero quasi certamente in difesa di Israele, mentre l’Iran mobiliterebbe Hezbollah e altre milizie sciite dalla Siria, dal Libano e dallo Yemen.
Nel frattempo, potenze come Arabia Saudita, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, pur rivali storici dell’Iran, si troverebbero nella difficile posizione di dover scegliere se restare neutrali o intervenire. Anche qui, lo scenario è pronto a deflagrare.
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Corea del Nord: una bomba pronta a esplodere
Poi c’è la questione Corea del Nord. Il regime di Kim Jong-un continua a sviluppare armi nucleari e missili balistici a lungo raggio. Il pericolo, in questo caso, non viene solo dall’intenzionalità, ma dalla possibilità di un errore di calcolo. Un missile fuori rotta, un’esercitazione mal interpretata, una provocazione eccessiva potrebbero bastare a far scattare la risposta armata degli Stati Uniti. E in un simile scenario, la Cina potrebbe decidere di intervenire per non vedere collassare un alleato strategico ai propri confini.
Le vere scintille: errori, provocazioni e fame di risorse
Non servono solo bombe o invasioni. Una guerra globale potrebbe nascere da un errore umano, da un incidente navale nel Mar Cinese Meridionale, da un missile caduto nel posto sbagliato. O ancora da provocazioni mirate, guerre ibride, sabotaggi informatici o conflitti per risorse vitali come l’acqua e l’energia.
Le tensioni economiche e le crisi climatiche, infatti, stanno accentuando la competizione tra Paesi, mentre la corsa agli armamenti continua senza sosta. Il mondo si sta nuovamente polarizzando: due blocchi si fronteggiano già oggi. Uno guidato dagli Stati Uniti, l’altro dalla Cina e dai suoi alleati.
E in questa nuova Guerra Fredda, basta una scintilla per incendiare tutto.
