La decisione del cardinale Becciu
“Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave, pur rimanendo convinto della mia innocenza“, ha dichiarato Becciu. Questa affermazione evidenzia la sua determinazione a mantenere la serenità all’interno della Chiesa, mettendo da parte le controversie personali.
La rinuncia di Becciu è vista da molti come un gesto di rispetto e di adesione alle volontà papali, in un periodo in cui la Chiesa si trova sotto i riflettori per la scelta del nuovo leader spirituale. La sua assenza al Conclave è anche un modo per prevenire distrazioni e tensioni che potrebbero influenzare il delicato processo di selezione del nuovo Papa.
Il gesto di Becciu contribuisce a creare un ambiente di maggiore tranquillità durante il Conclave, rispondendo all’appello di Papa Francesco per un’elezione serena e unitaria. Questo atto di obbedienza e rispetto verso il Pontefice si inserisce nel contesto di una Chiesa che cerca di rinnovarsi e affrontare le sfide moderne con unità e coesione. (Continua…)

Reazioni dai cardinali
Interrogato dai giornalisti riguardo al “caso Becciu”, il cardinale Christoph Schönborn ha risposto con un tocco di ironia: “Guarda il cielo che bel clima”, eludendo ulteriori commenti e dirigendosi verso l’inizio delle Congregazioni. Questa risposta sottolinea l’intento di non alimentare ulteriori polemiche in un momento tanto delicato.
Più meditativo è stato il cardinale Anders Arborelius, che entrando in Vaticano ha osservato: “Caso Becciu? Non conosciamo tutta la storia”, evidenziando la necessità di cautela e comprensione in una vicenda ancora intricata e non completamente chiarita. Questa riflessione invita a un approccio paziente e ponderato, in linea con i valori di trasparenza e giustizia della Chiesa.