Social. Covid. La variante Xec, una nuova ricombinante del virus SARS-CoV-2, sta destando l’attenzione della comunità scientifica per il suo possibile impatto sulla situazione globale delle varianti di Covid-19. Identificata per la prima volta a Berlino alla fine di giugno 2024, questa variante si è rapidamente diffusa in diverse aree del mondo, tra cui Europa, Nord America e Asia. Attualmente, viene considerata una potenziale rivale delle varianti dominanti come la KP.3.1.1 e i suoi derivati. (Continua a leggere dopo le foto)
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Covid, la nuova variante che spaventa gli esperti
Una nuova variante del Covid, denominata Xec, sta destando preoccupazione tra gli esperti a causa delle sue caratteristiche genetiche. Xec è un ibrido nato dalla fusione di due varianti precedenti, KS.1.1 (nota anche come variante FLiRT) e KP.3.3 (conosciuta come variante FLuQE). Ciò che rende Xec particolarmente interessante dal punto di vista scientifico è la presenza di una mutazione specifica, chiamata T22N, che potrebbe conferirle un vantaggio competitivo rispetto alle altre varianti attualmente in circolazione.
Questa mutazione potrebbe consentire a Xec di replicarsi e diffondersi più velocemente, rendendola potenzialmente più pericolosa. Mike Honey, un esperto australiano specializzato nell’analisi dei dati, ha stimato che la variante Xec potrebbe avere un vantaggio di crescita significativo. Secondo le sue previsioni, Xec potrebbe crescere del 3,8% al giorno, il che si tradurrebbe in un aumento del 27% alla settimana, superando le già competitive varianti JN.1.
Questi dati hanno spinto le autorità sanitarie a monitorare attentamente l’evoluzione della variante Xec, per comprendere meglio il suo potenziale impatto. Anche se è ancora presto per trarre conclusioni definitive, la comunità scientifica sta lavorando per valutare l’efficacia dei vaccini esistenti contro questa nuova variante e le sue implicazioni per la gestione futura del Covid.
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