Almeno una volta nella vita bisogna concedersi una vacanza su una lussuosa nave da crociera. Queste enormi imbarcazioni sono delle vere e proprie città in cui si trova di tutto e non basta una settimana per girarle tutte. Quello che però i vacanzieri non si augurano, è di rischiare di rimanere chiusi in stanza a causa di un problema dello staff di bordo, come successo ad alcuni passeggeri della Grand Princess. Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
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Incubo durante la vacanza in crociera: il dramma per i passeggeri
La nave da crociera Grand Princess, della compagnia Princess Cruises, è partita da Adelaide e diretta a Queensland, in Australia, per un viaggio andata e ritorno di 18 giorni. 4600, tra turisti e membri dello staff popolavano la nave; 800 di loro erano risultati positivi al Covid-19. L’operatore Princess Cruises ha affermato che i pazienti affetti da virus erano stati messi in isolamento e che ogni passeggero era stato sottoposto a un test rapido nelle 24 ore prima dell’arrivo a Sidney. (continua dopo la foto)
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Come stanno i passeggeri
Fortunatamente nessuno dei passeggeri colpiti dal virus ha avuto grandi ripercussioni. Il premier dell’Australia, Peter Malinauskas, ha spiegato che chi necessitava di cure urgenti è stato trasportato nelle strutture ospedaliere. In una nota, il sistema nazionale sanitario Australiano, afferma che è compito dell’operatore della nave da crociera gestire i focolai a bordo: “Come per tutte le crociere, gli operatori sono responsabili di mettere in atto processi per gestire le epidemie di malattie trasmissibili” (continua dopo la foto)
Già nel marzo 2020, all’inizio della pandemia australiana, i passeggeri della Ruby Princess furono colpita dal Covid. In quell’occasione 28 persone erano morte e 600 furono colpite dall’infezione. All’epoca ci fu una commissione d’inchiesta del governo e a una azione collettiva contro l’operatore.