
Un fragore terrificante, simile a un boato, ha squarciato la notte. L’aria si è riempita di un odore pungente di metallo bruciato, mentre i lamenti dei sopravvissuti risuonavano nell’oscurità. I vagoni del treno, piegati come giocattoli, si erano riversati fuori dalle rotaie. Una densa coltre di fumo avvolgeva tutto, interrotta solo dalle luci intermittenti delle ambulanze che illuminavano la scena. Intorno, un paesaggio di desolazione e paura.


Le prime immagini arrivavano da chi viveva nei pressi dell’accaduto, riprese con telefoni tremanti e voci incrinate dall’emozione. Un viadotto spezzato, come una ferita aperta, si stagliava contro il cielo. Sotto di esso, un ammasso di ferraglia contorta. I testimoni ricordano un singolare “sussulto nel terreno” prima del disastro. Era poco dopo le 22 quando la tranquillità di quella sera è stata distrutta, senza alcun preavviso. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)