
Il risveglio di questa mattina, per Guido Crosetto, non è stato quello di una giornata qualunque. Il ministro della Difesa, infatti, è stato sottoposto a un intervento chirurgico al colon presso l’ospedale Fatebenefratelli di Roma, dove i medici hanno eseguito l’asportazione di tre neoplasie benigne. Un’operazione programmata da tempo, ma rimandata più volte a causa degli impegni istituzionali del ministro.
Nonostante la delicatezza della procedura, la notizia rassicurante è arrivata poco dopo: l’intervento è perfettamente riuscito e Crosetto è già tornato operativo, confermando ancora una volta la sua determinazione e la sua abitudine a non fermarsi mai.
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L’annuncio ufficiale del Ministero della Difesa
A dare conferma dell’intervento è stata una nota ufficiale diffusa dal Ministero della Difesa, che ha voluto chiarire fin da subito i dettagli dell’operazione.
«Il Ministro della Difesa Guido Crosetto – si legge nel comunicato – è in ottime condizioni a seguito dell’intervento in day hospital eseguito questa mattina presso l’ospedale Fatebenefratelli di Roma ed è già al lavoro. Si è trattato di interventi previsti da tempo e sempre posticipati, ma che non sono stati eseguiti in forma di urgenza».
La procedura, eseguita in anestesia locale e in regime di day hospital, ha comportato l’asportazione di alcuni polipi intestinali e di piccoli campioni di tessuto che saranno ora sottoposti ad analisi istologica. I medici, tuttavia, non hanno manifestato particolari preoccupazioni, e il quadro clinico appare rassicurante.
I medici che lo hanno seguito
A prendersi cura del ministro è stato un team di professionisti di alto livello.
All’ospedale Fatebenefratelli, Crosetto è stato seguito dal professor Guido Costamagna e dal dottor Milutin Bulajic, due nomi di riferimento nel campo della gastroenterologia e della chirurgia endoscopica.
Solo pochi giorni prima, sabato scorso, il ministro si era sottoposto anche a una serie di controlli cardiologici presso il poliambulatorio Montezemolo di Roma, sotto la supervisione del dottor Paolo Giuliani e del professor Nicola Galea, radiologo del Policlinico Umberto I.
Una serie di visite programmate e coordinate, segno di una strategia di prevenzione completa, come confermato anche dal suo staff.
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