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Decreto 5 Gennaio 2022, le nuove regole del Governo: cosa dovremo aspettarci

La campagna vaccinale in Italia continua senza sosta. Da Dicembre 2021 sono state aperte le vaccinazioni anche ai bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni. Non tutti però hanno deciso di aderire alla campagna per ostacolare la diffusione del Covid-19. Ad oggi sono 5,5 milioni gli italiani over 12 non ancora vaccinati. La maggior parte è compresa nella fascia di età tra i 40 e i 59 anni. Come procederà il Governo nei confronti di questa grossa fetta di popolazione non vaccinata? La risposta dovrebbe arrivare con il nuovo decreto del 5 Gennaio 2022. (Continua a leggere dopo la foto)

Decreto 5 Gennaio 2022, le nuove regole del Governo: cosa dovremo aspettarci

Domani 5 Gennaio 2022 il Governo firmerà un nuovo decreto con delle nuove regole per cercare di arginare la pandemia da Covid-19. Il punto del giorno è quello che riguarda la situazione dei no-vax. Come ci si dovrà comportare nei loro confronti? Almeno per ora non ci sarà l’obbligo vaccinale esteso all’intera popolazione. Stando a quanto anticipa Repubblica, “la linea del Premier, condivisa col ministro della Salute Roberto Speranza, è quella di imporre il Super Green Pass a tutti i lavoratori pubblici e privati. Anche a coloro che lavorano da casa. È il cosiddetto 2G, come è stato definito in Austria e Germania, il permesso rilasciato a chi è vaccinato o è appena guarito dal Covid, e che non contempla più la possibilità del tampone negativo. Il premier porterà questa proposta al Consiglio dei ministri di domani, con una motivazione piuttosto solida: riuscire a intaccare lo zoccolo duro dei no-vax convincendone almeno la metà a sottoporsi alla somministrazione prima del raggiungimento del picco di contagi». (Continua dopo la foto)

Le parole di Andrea Costa

Ci sono pochi dubbi ormai, la stretta del Governo sui no-vax prenderà la forma del Super Green Pass esteso a tutti i lavoratori. Come riportato da Il Tempo, il sottosegretario al ministero della Salute Andre Costa ha dichiarato: «Per raggiungere la convivenza con il virus bisogna correre con le terze dosi e ampliare la platea dei vaccinati. Credo che l’estensione del super green pass sui luoghi di lavoro possa aiutare a convincere parte dei 5 milioni delle persone che ancora non si è vaccinato. Su questo c’è un confronto aperto ma prevedo che si arrivi all’estensione del super green pass, anche graduale». Poi sull’obbligo vaccinale ha aggiunto: «Io sarei anche favorevole, il punto è che nel momento in cui lo metti per legge non risolvi in problema perché potrebbero esserci comunque milioni di cittadini che decidono comunque di non vaccinarsi” rimarca il sottosegretario». 

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