Michele Misseri,nuove confessioni sulla morte di Sarah
A Le Iene Michele Misseri è tornato a quel tragico 26 agosto di 14 anni fa. “L’anima di Sarah è ancora imprigionata. Ho allungato la mano e l’ho presa dalle spalle, mi ha dato un calcio da dietro e mi è salito un calore. Forse voleva scappare e io ho preso la corda“. Infine ha detto: “Volevo violentare Sarah ma non sono riuscito. Avevo allungato le mani qui nel garage, volevo continuare ma poi non l’ho più fatto. Sotto il fico l’ho spogliata ma poi non l’ho fatto più e l’ho rivestita. Erano due anni che non avevo rapporti sessuali con mia moglie, io dormivo nella sdraio, lei nel letto matrimoniale. Questa è la verità. Speriamo che Sarah vada in pace, per sempre” (continua dopo la foto)
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Il passato
All’inviato de Le Iene, poi, Michele Misseri racconta delle violenze subite in tenera età. “Quando avevo sei anni mio padre mi portò in una masseria a fare il pastorello. Lì mi hanno violentato. Non l’ho mai detto a nessuno. Erano due, padre e figlio”, i suoi presunti carnefici. “Mio padre non mi ha mai difeso perché io non potevo parlare, ma aveva capito qualcosa perché ci lavava le mutandine e vedeva”.