
Dopo 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, l’inchiesta riacquista vigore. Le ricerche attuali si concentrano su una roggia in via Fante d’Italia, a Tromello, non lontano da Garlasco. Le operazioni, iniziate con il prosciugamento del canale, hanno come obiettivo il ritrovamento della possibile arma del delitto.


Le ricerche
La sezione indagata si estende per circa 1,2 chilometri, in parte coperta e profonda pochi centimetri. Per facilitare l’intervento, sono stati utilizzati paratie e idrovore da parte della Protezione Civile e dei vigili del fuoco. L’intento è quello di ridurre al minimo l’area da dragare, dato che nel 2007 i carabinieri avevano setacciato solo i 300 metri più vicini al paese. Durante le ricerche è stato ritrovato un martello, che verrà analizzato per determinare se possa corrispondere a un oggetto mancante dalla casa della vittima, secondo le indicazioni del padre di Chiara.
I reperti sono in fase di analisi, ma gli inquirenti mantengono un atteggiamento di prudenza. Gli esperti ritengono che il ritrovamento di nuovi elementi potrebbe riscrivere la storia del delitto di Garlasco. La criminologa Roberta Bruzzone ha affermato a “La Vita in Diretta”: «Se trovassero qualcosa, si potrebbe riscrivere la storia del delitto di Garlasco». A distanza di diciotto anni, però, c’è un vero e proprio colpo di scena, perchè nelle indagini rientrano altre due persone. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)