Delitto di Garlasco, nelle indagini entrano anche le gemelle “K”
La riapertura del caso è stata innescata da una testimonianza raccolta dal programma “Le Iene”, in cui un uomo ha riferito di aver visto una donna lanciare un oggetto metallico nel canale. La donna, identificata come Stefania Cappa, cugina di Chiara Poggi, non risulta indagata. Tuttavia, la procura di Pavia ha deciso di compiere un’ispezione accurata del corso d’acqua, nonostante le basse probabilità di trovare prove utili dopo tanto tempo.
La roggia si trova accanto a un’antica casa di famiglia delle sorelle Cappa, dove viveva all’epoca un fratello maggiore, escluso dalle indagini perché all’estero il 13 agosto 2007, giorno del delitto. Un ulteriore avvistamento è stato segnalato dall’operaio Marco Muschitta, che avrebbe visto Stefania Cappa allontanarsi in bicicletta con un oggetto voluminoso, simile a un attizzatoio da camino. Tuttavia, durante il processo ad Alberto Stasi, Muschitta ha ritrattato, sostenendo di essersi “inventato” la storia.
Nonostante ciò, intercettazioni successive con il padre di Muschitta hanno rivelato un’altra versione: Muschitta avrebbe in realtà confermato la sua prima dichiarazione, sostenendo che la ritrattazione fosse stata indotta dai carabinieri. Questo particolare ha spinto gli investigatori dell’Arma di Milano a riesaminare il testimone, considerandolo ora credibile.

Il precedente
In passato, il nome delle sorelle Cappa era già emerso nel contesto mediatico dell’omicidio di Garlasco, soprattutto per via di una fotografia falsa mostrata sotto casa della cugina, che le ritraeva insieme in un momento di serenità. L’immagine, rivelatasi poi un fotomontaggio, ha smentito l’idea di un rapporto stretto tra le due. Questo elemento ha riacceso i dubbi in un caso che, a quasi vent’anni dall’evento, continua a sorprendere.