Il tragico incidente: una corsa finita in tragedia
L’incidente che ha tolto la vita a Diogo Jota, 28 anni, e a suo fratello André, 26, è avvenuto il 3 luglio vicino Zamora, nel nord della Spagna. I due erano diretti a Santander per imbarcarsi su un traghetto verso Liverpool, evitando l’aereo per via di un recente intervento chirurgico ai polmoni subito da Diogo.
Viaggiavano su una Lamborghini Huracan quando, durante un sorpasso, uno pneumatico è scoppiato. L’auto è uscita di strada e ha preso fuoco. Non c’è stato nulla da fare. Nessuno scampo.
In segno di lutto, il Liverpool ha rinviato la ripresa degli allenamenti, inizialmente previsti per il 4 luglio. Tutti i giocatori torneranno solo lunedì. Una decisione presa con unanime rispetto da parte di club e staff, che si stringono ora intorno alla famiglia Jota.
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Una famiglia distrutta, una nazione sotto shock
Nel giro di pochi giorni, la famiglia Jota ha perso due figli, due fratelli, due pilastri. Diogo era diventato una stella internazionale, punto di riferimento del Liverpool e della nazionale portoghese, amato da compagni e tifosi per il suo talento e la sua umiltà. André, meno noto, giocava nella seconda divisione portoghese. Entrambi cresciuti con il pallone tra i piedi, entrambi partiti insieme.
Ora, restano tre bambini senza padre, una moglie senza marito, e una comunità senza i suoi idoli. E resta una scena, quella dell’arrivo di Rute in chiesa, che nessuno potrà dimenticare.