
Disastro aereo, le prime strazianti parole del sopravvissuto – Un miracolo tra le macerie. È sopravvissuto solo un uomo allo schianto del Boeing 787 Dreamliner avvenuto ieri pomeriggio nei cieli dell’India. Il volo Air India AI171, partito da Ahmedabad e diretto a Londra, è precipitato pochi minuti dopo il decollo, schiantandosi su un edificio residenziale. A bordo c’erano 242 passeggeri. Solo uno ce l’ha fatta: Vishwash Kumar Ramesh, 40 anni, cittadino britannico.
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Il viaggio interrotto e il fratello perduto
Vishwash non era solo. Viaggiava accanto al fratello Ajaykumar Ramesh, 35 anni. I due si erano imbarcati insieme, pronti a tornare a casa nel Regno Unito. Ma il loro viaggio si è spezzato troppo presto. L’aereo ha perso quota in fase di decollo ed è finito contro un ostello per studenti di medicina, a pochi chilometri dall’aeroporto. I due fratelli si trovavano nella stessa fila ma ai lati opposti della cabina: Ajaykumar al posto 11J, sulla destra, Vishwash al posto 11A, sulla sinistra, vicino ad una delle uscite d’emergenza. Una circostanza che, con ogni probabilità, ha fatto la differenza tra la vita e la morte.

La scoperta del miracolo
All’inizio, i soccorritori temevano il peggio. I video delle prime ore mostravano solo rottami, fumo e corpi privi di vita. Nessuno credeva che qualcuno potesse essere sopravvissuto. Poi, la notizia inaspettata: c’era un superstite. Vishwash era vivo, ferito ma cosciente, e aveva già chiesto notizie del fratello. A confermare la notizia è stato Nayankumar Ramesh, il terzo fratello, 27 anni: “Si tratta di un miracolo. Almeno uno dei due è sopravvissuto”. La gioia per la sopravvivenza di Vishwash, però, è subito stata offuscata dal dolore per la perdita di Ajaykumar. “Siamo sconcertati”, ha detto Nayankumar, accanto alla madre in lacrime. Anche il cugino della vittima, Ajay Valgi, residente a Leicester, ha parlato alla BBC: “Ajaykumar non era solo un parente, era uno dei miei migliori amici”.
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