
Una semplice passeggiata nei boschi si è trasformata in un dramma impossibile da dimenticare. Un papà, in compagnia del figlio di appena 10 anni, si è accasciato a terra stroncato da un improvviso malore, a soli 50 metri dal monumento del Monte Calvario, in provincia di Gorizia. Il piccolo, in preda al panico ma guidato dalla disperazione, ha subito chiamato i soccorsi e, aiutato al telefono dagli operatori, ha tentato l’impossibile: ha praticato il massaggio cardiaco al suo papà.
Un gesto straziante, coraggioso, che racconta di un legame fortissimo spezzato troppo in fretta. Purtroppo, però, nonostante ogni tentativo, l’uomo si è spento tra le braccia del figlio, lasciandolo solo in uno dei momenti più traumatici della sua vita.
Leggi anche: Boom di contagi, travolti milioni di italiani: cosa succede
Leggi anche: Auto, scatta il blocco dal 1 Ottobre per questi modelli: fate attenzione

Il massaggio cardiaco guidato al telefono: il piccolo eroe
La chiamata al numero unico d’emergenza 112 è arrivata intorno alle 11.30. La voce era quella di un bambino: impaurita, ma decisa. Gli operatori della Sores, comprendendo subito la gravità della situazione, hanno attivato una macchina dei soccorsi imponente. Sul posto si sono diretti a gran velocità un’ambulanza, un’automedica, i vigili del fuoco e le pattuglie della polizia, mentre dal centro operativo di Trieste veniva mobilitata anche la squadra del soccorso alpino.
Nel frattempo, al telefono, un operatore manteneva la calma e guidava il bambino nelle manovre di rianimazione. Gli spiegava come posizionare le mani, quanto premere, ogni quanto ripetere. Il piccolo, in un momento di lucidità straordinaria per la sua età, ha seguito ogni istruzione con determinazione. Ma il cuore del padre aveva già ceduto.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva