
Il piccolo centro di Paupisi, in provincia di Benevento, è stato teatro di un drammatico femminicidio che ha lasciato il paese attonito. Elisabetta Polcino, 49 anni, è stata uccisa nella sua abitazione dal marito Salvatore Ocone, 58 anni, in un contesto che si sarebbe dovuto tingere di festa per il prossimo 25° anniversario di matrimonio. La tragedia si è consumata in poche ore, stravolgendo la quotidianità di una comunità di circa 1.400 anime. Nelle ultime ore, al dramma familiare si è aggiunta la notizia devastante della morte del figlio 15enne della coppia e del ritrovamento della figlia 17enne in fin di vita. Cosa è accaduto.

Il fermo di Ocone e la scoperta sui figli
A circa settanta chilometri dall’abitazione di famiglia dove era iniziata la fuga, i carabinieri hanno intercettato l’Opel Mokka nera di Salvatore Ocone nelle campagne di Ferrazzano, in provincia di Campobasso. Secondo quanto riporta il Messaggero, l’uomo, ricercato per ore dopo l’omicidio della moglie, è stato bloccato da una pattuglia: nell’auto i militari hanno fatto la scoperta più drammatica, il corpo senza vita del figlio Cosimo, 16 anni, e la sorella Antonia Natalia, 17, gravemente ferita. La ragazza, in condizioni critiche ma stabili, è stata immediatamente trasferita all’ospedale di Campobasso, dove è ricoverata in terapia intensiva e intubata; secondo fonti sanitarie, pur restando grave, non sarebbe in imminente pericolo di vita.

Una comunità sconvolta: i fatti che hanno portato alla tragedia
L’interrogatorio di Ocone, durato circa un’ora e mezza, ha fornito una prima ricostruzione dei fatti. L’uomo è stato ritrovato in provincia di Campobasso dopo una fuga disperata. Durante la sua deposizione, avrebbe ammesso le proprie responsabilità: ora si trova in carcere accusato di duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona. Le autorità locali sono impegnate nel raccogliere ulteriori dettagli per chiarire le dinamiche dell’accaduto.
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