Iole Mancini morta a 104 anni
È morta all’età di 104 Iole Mancini. A dare la notizia della sua scomparsa è stata l’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) con un post su Facebook: “Ciao Iole, ci mancherai da morire“. Era rimasta l’ultima sopravvissuta della prigione di via Tasso delle SS, dove tra il 1943 e il 1944 vennero incarcerati e torturati più di 2mila antifascisti romani. Il 24 marzo del 1944 molti dei detenuti furono fucilati alle Fosse Ardeatine. Mancini finì nella prigione di via Tasso dopo che fallì l’attentato a Vittorio Mussolini del 7 aprile 1944. “In questi anni non ha mai fatto mancare la sua testimonianza, incontrando decine di classi nelle scuole, partecipando alle nostre iniziative, sempre lucida e generosa nel richiamarci ai valori di libertà e giustizia della Resistenza“, ricorda l’Anpi provinciale di Roma. (Continua…)
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La sua storia
Iole Mancini è diventata negli anni memoria storica della Resistenza. La sua storia è raccontata nel romanzo scritto con Concetto Vecchio, “Un amore partigiano”. La donna, insieme al marito Ernesto Borghesi, aveva fatto parte dei Gap, i Gruppi di azione patriottica, e aveva combattuto i nazifascisti negli anni dell’occupazione di Roma. Dopo l’attentato fallito a Vittorio Mussolini, venne portata nel carcere di via Tasso e venne anche interrogata più volte da Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine: “Priebke mi torturò, ma non tradii il mio amore partigiano“. Iole Mancini, infatti, non rivelò mai dove si era nascosto Ernesto Borghesi.