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Elezioni politiche, chi vincerebbe oggi: i dati parlano chiaro

Leader politici italiani durante un confronto elettorale

Un recente studio dell’Istituto Cattaneo, basato sulle tendenze emerse dalle ultime elezioni regionali, delinea per le prossime elezioni politiche italiane un quadro molto più bilanciato rispetto al passato. Ciò si deve soprattutto all’evoluzione degli schieramenti politici e al sistema elettorale vigente, il Rosatellum. Se nelle Politiche 2022 il centrodestra aveva ottenuto una netta affermazione, oggi la situazione si presenta decisamente più competitiva, con un possibile testa a testa fra una coalizione di centrodestra e un cosiddetto “campo largo” che riunisce centrosinistra, Movimento 5 Stelle e forze centriste.

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Elezioni politiche, chi vincerebbe oggi: i dati parlano chiaro

Nuovi scenari per le elezioni politiche: equilibrio e incertezza

L’analisi, pur non fornendo una previsione definitiva, si basa su una proiezione dei dati raccolti nelle Regionali dal 2023 in poi, sottolineando come la chiave dello scenario attuale sia rappresentata dal nuovo equilibrio nei voti proporzionali. Questo elemento emerge in modo evidente anche dai risultati delle elezioni europee più recenti, confermando una tendenza che riduce nettamente il gap tra i principali schieramenti politici.

Elezioni politiche, chi vincerebbe oggi: i dati parlano chiaro

Legge elettorale: chi vincerebbe oggi

Secondo quanto rilevato dall’istituto di ricerca, il mantenimento della legge elettorale attuale favorirebbe una competizione serrata soprattutto nei collegi uninominali. Questo sistema, infatti, prevede una parte dei seggi assegnata con metodo proporzionale su scala nazionale e un’altra parte secondo il principio maggioritario nei collegi specifici, dove il candidato con più voti si aggiudica il seggio.

La simulazione mette in luce come l’unità delle opposizioni, qualora si concretizzasse in un’alleanza ampia e coesa, potrebbe portare a una distribuzione dei seggi molto equilibrata, sia nel proporzionale che nel maggioritario. Nel 2022, invece, la frammentazione delle opposizioni aveva permesso al centrodestra di prevalere nettamente nei collegi uninominali, anche con percentuali di voto limitate.

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