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Elezioni regionali, numeri clamorosi dagli exit pool: chi sprofonda

Un lunedì elettorale da brividi, quello che ha infiammato la Calabria e catturato l’attenzione di tutta Italia. Dopo la vittoria netta del centrodestra nelle Marche, la partita si sposta al Sud, dove lo scontro tra Roberto Occhiuto e Pasquale Tridico ha trasformato i seggi in un campo di battaglia politico e mediatico. Le urne si sono chiuse alle 15, ma già i primi exit poll parlano chiaro: la forbice è ampia, il distacco pesante, e il risultato – salvo colpi di scena – sembra ormai segnato.

Tra numeri che fanno discutere, dichiarazioni a effetto e curiosità da seggio, la giornata calabrese ha mostrato tutte le sfumature di un’elezione carica di tensione, ma anche di simboli e colpi di teatro.

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Exit poll impietosi: Occhiuto vola, Tridico affonda

La prima fotografia dell’urna arriva puntuale poco dopo la chiusura dei seggi. YouTrend-Sky, Opinio-Rai e Swg-La7 convergono su un punto: Roberto Occhiuto, governatore uscente e candidato del centrodestra, si attesta tra il 58% e il 63% dei consensi, mentre il suo sfidante del centrosinistra, Pasquale Tridico, oscilla tra il 35% e il 41%.
Un margine netto, che conferma il radicamento del centrodestra in Calabria e consolida il ruolo di Fratelli d’Italia come primo partito nella regione, con una forchetta tra il 15% e il 19%.

Il Partito Democratico, principale forza alleata di Tridico, si ferma invece tra il 12% e il 16%, mentre il Movimento 5 Stelle, nonostante la presenza di un suo ex uomo simbolo come candidato, non supera il 10%. Le liste civiche e minori si spartiscono briciole, con Democrazia Sovrana Popolare di Francesco Toscano ferma allo 0-2%.

Tutti gli istituti di rilevazione, da SkyTg24 a La7 fino alla Rai, concordano: Occhiuto verso la riconferma larga. E il centrosinistra, ancora una volta, paga la frammentazione e un candidato percepito come debole, nonostante la visibilità europea e il peso mediatico.

Tridico in silenzio: attesa e tensione al comitato di Rende

Mentre al quartier generale del centrodestra a Catanzaro si respira aria di festa, nel comitato elettorale di Pasquale Tridico a Rende, vicino Cosenza, l’atmosfera è completamente diversa. Il candidato del campo largo, ex presidente dell’Inps e padre del reddito di cittadinanza, si è affacciato nel primo pomeriggio, ma poi ha scelto il silenzio.

Nelle sue roccaforti, come la provincia di Cosenza, si registra un calo di affluenza fino al 12%, segnale che i numeri dell’elettorato grillino non sono più quelli dei tempi d’oro. I suoi collaboratori parlano di “attesa prudente”, ma in privato ammettono che la forbice è ampia e difficilmente recuperabile.

Tridico, che aveva impostato la campagna sul tema della giustizia sociale e della povertà, paga anche l’effetto stanchezza del Movimento 5 Stelle, ormai lontano dalle percentuali che gli consentivano di impensierire il centrodestra nel Sud Italia.

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