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Elisabetta Franchi, il chiarimento dopo le affermazioni che hanno scatenato la bufera

Avevano dato vita a moltissime polemiche le parole pronunciate dalla famosa stilista Elisabetta Franchi. L’imprenditrice in particolare aveva sottolineato di preferire delle dipendenti che avessero un’età maggiore di quarant’anni, perché le under 40 non possono dedicarsi al 100% al lavoro quando subentra la famiglia. La Franchi allora ha voluto precisare cosa intendesse realmente dire. Tuttavia le sue parole non hanno avuto l’effetto sperato e ancora continuano le polemiche per le parole dette.

Le parole di Elisabetta Franchi che hanno scatenato la bufera

Nei giorni scorsi Franchi era finita al centro di una polemica per le frasi dette nel corso di una intervista con Il Foglio della Moda nel corso di un evento con Pwc. “Io oggi le donne le ho messe perché sono ‘anta’: comunque ancora ragazze ma cresciute. Se dovevano sposarsi si son già sposate, se dovevano far figli li hanno già fatti, se dovevano separarsi hanno fatto anche quello. Io le prendo che hanno fatto tutti e 4 i giri di boa. Quindi sono lì belle tranquille con me al mio fianco e lavorano h24. Questo è importante. Cosa che gli uomini non hanno”.

Insomma sembrava che la Franchi volesse dire che vuole dipendenti che possano dedicarsi anima e corpo al lavoro, senza dover pensare alla famiglia. “Quando metti una donna in una carica importante, se è molto importante, poi non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni, perché quella posizione è scoperta. E un imprenditore investe energie, tempo e danaro. E se ti viene a mancare è un problema. Quindi anche io da imprenditore responsabile della mia azienda spesso ho puntato su uomini”.

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Elisabetta Franchi risponde alle polemiche

Ieri sera, lunedì 9 maggio, ha provato a chiudere la faccenda che ha fatto infuriare tantissime, in un post su Instagram, che ha ottenuto in poche ore quasi 40 mila like e migliaia di commenti e molte critiche. “Riconosco di essermi espressa in modo inappropriato ma i fatti parlano chiaro: nella mia azienda su 300 dipendenti, l’80% è donna di cui la maggioranza under 40 e le donne manager sono il doppio degli uomini”. Niente da fare, le polemiche sulle esternazioni dell’imprenditrice non si sono placate. Anche il ministro Orlando è intervenuto dicendo che a lavoro non ci deve essere discriminazione alcuna. “Dobbiamo lavorare per la parità di genere”, ha dichiarato il ministro del Lavoro.

L’imprenditrice ha praticamente detto che non discrimina le donne under 4o per le loro capacità. Tuttavia non ha rinnegato il suo pensiero iniziale. “Lavorare nel mondo della moda richiede disponibilità, reperibilità, ritmi serrati, dedizione e spesso tutto ciò che coincide con grandi rinunce riguardo alla propria sfera privata, quello che io come capo d’azienda per prima ho dovuto fare per garantire continuità e presenza al lavoro – tutte cose che una donna che ha o che avrà una famiglia non può garantire -. Sacrifici che non tutte le donne posso affrontare, anche per l’impossibilità per molte di loro, pur volendo, di rientrare al lavoro dopo la maternità per mancanza di supporti famigliari e sociali che impedisce loro di proseguire con successo il proprio percorso professionale”.

 

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