Troppe domande senza risposta
Chi era con Emanuela quella sera? Era davvero da sola? Come è arrivata in via del Mandrione? Ce l’ha portata qualcuno? E dov’è finito il suo smartphone, mai ritrovato? Sono questi gli interrogativi su cui si concentra il lavoro della Polizia. Gli inquirenti stanno procedendo con l’acquisizione dei tabulati telefonici, per risalire agli ultimi contatti avuti da Emanuela. Parallelamente, si stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza installate nella zona in cui è stato ritrovato il corpo, comprese quelle di negozi e attività commerciali nelle vicinanze. L’obiettivo è ricostruire un frammento di verità, capire se qualcuno possa aver avuto un ruolo diretto o indiretto nella tragica vicenda.
Le parole del presidente del Municipio
Sulla morte di Emanuela è intervenuto anche il presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti, che ha espresso vicinanza alla famiglia e rilanciato le parole della madre: «Secondo la mamma, Emanuela ha incontrato le persone sbagliate. Persone che l’hanno portata a questo epilogo». Un’affermazione che si aggiunge alle ipotesi al vaglio degli investigatori, che non escludono alcuna pista e lavorano per comprendere se dietro la morte di Emanuela ci sia una rete di relazioni tossiche, pericolose, forse fatali. Il caso è ancora aperto. E in attesa dei risultati definitivi dell’autopsia, resta il dolore di una madre e il vuoto che una giovane vita spezzata lascia dietro di sé. Chi era con lei? E cosa è successo davvero quella sera? Domande ancora senza risposta, ma che qualcuno potrebbe conoscere.
