
Un boato improvviso, le fiamme che si alzano nel cielo, la paura che paralizza. A Roma, nel quartiere Prenestino, un’esplosione ha sconvolto la quiete di un normale pomeriggio, trasformando una pompa di benzina in un inferno di fuoco e caos. E mentre la gente correva via in preda al panico, c’è stato chi invece ha corso verso il pericolo. Perché tra le fiamme, nel cuore dell’emergenza, c’era ancora qualcuno da salvare.
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Il disastro al Prenestino: decine di feriti e un uomo in fin di vita
L’esplosione è avvenuta nei pressi di una stazione di servizio, provocando diversi feriti e mandando in tilt il traffico della zona. I primi bollettini parlano di una decina di persone coinvolte, ma nessun decesso. A rischiare di più è stato un uomo di 67 anni, addetto alla sicurezza della pompa di benzina, che al momento della deflagrazione si trovava proprio accanto alla sua auto. In pochi istanti è stato avvolto dalle fiamme, riportando ustioni gravi su tutto il corpo.
La scena era apocalittica: auto in fiamme, gente che urlava, ambulanze in arrivo e altre che prendevano fuoco a loro volta. Eppure, in mezzo a quel caos, qualcuno ha fatto la differenza. Quel qualcuno si chiama Gregorio Assanti, maresciallo dei carabinieri, in servizio presso la prima sezione del nucleo radiomobile della Capitale.
Il coraggio del maresciallo Assanti: “Lo abbiamo salvato noi”
Il racconto del maresciallo Gregorio Assanti è un colpo al cuore. Con voce ferma, ma visibilmente scossa, ha raccontato a caldo ciò che è successo: “Siamo stati sbalzati due volte durante le due grosse esplosioni. La prima volta, quando mi sono rialzato, le fiamme ci impedivano di vedere. Ma sono riuscito a scorgere un uomo a fianco alla sua auto incendiata: era in terra, ustionato, avvolto dalle fiamme”.
Nonostante il rischio altissimo di una seconda esplosione — che infatti c’è stata — il maresciallo e i suoi colleghi non hanno esitato. Si sono precipitati tra le macerie per raggiungere l’uomo, ancora cosciente ma in stato di shock. Lo hanno soccorso, strappato dalle fiamme e tentato di affidarlo ai soccorsi.
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