
La mattina del 16 settembre si è aperta con un nuovo incubo per la popolazione ucraina: la città di Zaporizhzhia è stata colpita da un’ondata di bombardamenti russi che hanno causato la morte di una persona e il ferimento di altre sette, tra cui un bambino. Le immagini diffuse dal governatore regionale Ivan Fedorov mostrano soccorritori e vigili del fuoco impegnati a domare le fiamme divampate tra abitazioni private e strutture civili.
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Una città sotto assedio
Secondo l’emittente pubblica Suspilne, l’area urbana è stata bersagliata da almeno dieci attacchi in poche ore. Il governo ucraino parla di una campagna di “terrorismo aereo sistematico”, che continua a colpire senza tregua la popolazione e le infrastrutture. Zaporizhzhia, già snodo strategico del conflitto, si trova ora a dover affrontare una crisi umanitaria sempre più drammatica, con famiglie costrette a lasciare le proprie case e servizi di emergenza al limite delle capacità operative.
Zelenskyy: “La Russia usa migliaia di droni e missili”
Il presidente Volodymyr Zelenskyy ha denunciato la gravità della situazione, rivelando che solo a settembre la Russia ha lanciato oltre 3.500 droni e 190 missili contro l’Ucraina. In un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), ha ribadito l’urgenza di un sistema di difesa aerea condiviso con gli alleati occidentali. «Serve prevenire, non solo reagire», ha scritto il leader ucraino, chiedendo armi e tecnologie in grado di intercettare gli attacchi prima che colpiscano i centri abitati.
La pressione su Donald Trump
Oltre alla resistenza militare, Zelenskyy spinge anche sul fronte politico. In vista di una possibile nuova amministrazione statunitense guidata da Donald Trump, il presidente ucraino ha chiesto all’ex leader americano di prendere una posizione chiara sul sostegno all’Ucraina, sulle sanzioni contro la Russia e sulle garanzie di sicurezza future. «Trump deve dimostrare coraggio e chiarezza», ha dichiarato in un’intervista a Sky News, sottolineando che senza un impegno forte degli Stati Uniti non potrà esserci una soluzione stabile al conflitto.
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