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Etna, trovato un cadavere in una grotta: svelata l’identità del corpo

Dopo 50 anni un famoso caso di cronaca sembra aver avuto una svolta. Pochi giorni fa alcuni resti umani sono stati rinvenuti in una grotta alle pendici dell’Etna. Il ritrovamento è avvenuto durante le quotidiane attività di addestramento condotte dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, in provincia di Catania. Un cane da ricerca ha abbaiato verso una spelonca attirando l’attenzione del suo conduttore, il quale ha fatto la tragica scoperta. Poi la svolta, gli inquirenti grazie alle varie indagini sono riusciti a risalire all’identità del corpo. (Continua a leggere dopo la foto)

Etna, trovato un cadavere in una grotta: svelata l’identità del corpo

Una volta individuati i resti umani sull’Etna, gli inquirenti hanno dato il via alle indagini. Le pessime condizioni hanno fatto da subito capire che il decesso risaliva a molto tempo fa. La morte sarebbe avvenuta verosimilmente tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90, probabilmente in autunno o in inverno. Le prime indagini scientifiche e l’esame del luogo del ritrovamento fanno ipotizzare che si tratti di un uomo di almeno 50 anni di età, alto circa 170 cm, con delle malformazioni congenite al naso e alla bocca. Indossava dei lunghi pantaloni scuri, una camicia chiara a righe, un leggero maglione di lana, una cravatta nera, una mantellina di nylon verde scuro, un cappello di lana con pon-pon e degli scarponcini. Trovate anche delle monete in lire. L’uomo indossava al polso un orologio marca Omega con cinturino in tela e aveva un pettine con custodia. Ora a pochi giorni dal ritrovamento arriva una prima svolta sulla possibile identità dell’uomo. (Continua a leggere dopo la foto)

Il corpo potrebbe appartenere ad un giornalista scomparso 50 anni fa

Il caso del cadavere ritrovato sulle pendici dell’Etna è finito a Chi l’ha visto, noto programma di Rai 3 sulle persone scomparse e condotto da Federica Sciarelli. Da una prima ipotesi, potrebbe trattarsi del giornalista Mauro De Mauro, fratello del linguista Tullio, scomparso il 16 settembre 1970. Secondo la figlia ci sarebbero delle somiglianze con le malformazioni a naso e bocca trovate sul corpo. Ora si attende il riscontro del DNA: «Il cadavere nella grotta è di Mauro De Mauro? Indaga la procura di #Catania, che ha disposto il test del Dna. Verifica chiesta dalla figlia Franca, poiché l’uomo presenta, come lui, segni di una frattura al naso e malformazioni alla bocca».

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