Italia in rincorsa con Lucio Corsi: outsider con potenziale
L’Italia si presenta con un nome affascinante e fuori dagli schemi: Lucio Corsi, in gara con Volevo essere un duro. Al momento la sua posizione nelle quote non è delle più alte – ottavo posto – ma gli analisti concordano: la performance dal vivo potrebbe cambiare tutto. Il brano è particolare, viscerale, e potrebbe conquistare il cuore del pubblico europeo grazie all’interpretazione intensa e teatrale di Corsi.
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Tra i nomi che sembravano più forti fino a qualche settimana fa c’era anche Tommy Cash per l’Estonia, con Espresso Macchiato. Le polemiche attorno al testo avevano acceso i riflettori sul brano, anche in Italia, ma oggi l’Estonia è fuori dalla top 5 dei favoriti, pur restando nella top 10.
Al contrario, Louane per la Francia potrebbe cavalcare l’emozione e il pathos. La sua Maman è una ballad intima, dedicata alla madre e già presentata in un momento altamente simbolico: durante l’intervallo della finale del torneo Sei Nazioni di rugby, davanti a 80mila persone allo Stade de France. La potenza evocativa del brano potrebbe riservare sorprese.
Le incognite: Spagna, Regno Unito e Israele
Nonostante la loro storia gloriosa all’Eurovision, Spagna e Regno Unito sembrano in affanno. Melody con Esa Diva e le Remember Monday con What The Hell Just Happened non hanno convinto del tutto i bookmaker. Tuttavia, l’energia live potrebbe ribaltare ogni previsione, come spesso accade in questa competizione.
Infine, Israele entra nella lista delle sorprese con Yuval Raphael e il suo brano New Day Will Rise. La sua partecipazione è stata accompagnata da un’intensa campagna di promozione, e l’attenzione mediatica – alimentata anche da polemiche – ha portato il video ufficiale ad accumulare numeri record su YouTube. Non è tra i primissimi nomi, ma l’effetto “virale” potrebbe fare la differenza.